«10 milioni di euro spesi in sei mesi per la sicurezza»

L'analisi di Coldiretti Puglia:«Ingente aggravio di costi per le imprese agricole»

venerdì 9 ottobre 2020
Le imprese agricole pugliesi hanno sostenuto costi pari a 10 milioni di euro di mascherine e gel igienizzanti per mettere in sicurezza gli oltre 100mila operai agricoli impegnati nelle campagne, da quando a marzo è scoppiata l'emergenza epidemiologica. È quanto riferito secondo l'analisi che Coldiretti Puglia ha presentato durante l'incontro sul lavoro nei campi ai tempi del Covid, con le imprese agricole che hanno subìto un ingente aggravio dei costi a carico delle imprese agricole per il welfare aziendale, dove solo il 9% della spesa per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale è stato compensato dal credito d'imposta.

«In questo momento di incertezza per la brusca risalita dei casi di infezione, da gennaio ad agosto appena lo 0.2% delle 1281 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall'Inail in Puglia riguarda l'agricoltura, dove nelle oltre 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione» ha affermato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

«Uno sforzo necessario a garantire sicurezza che va riconosciuto e premiato. L'emergenza ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza in Puglia che può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali» ha aggiunto.

Romano Magrini, responsabile nazionale delle relazioni sindacali e del lavoro di Coldiretti, ha rimarcato «i protocolli stringenti adottati dalle aziende agricole con un aggravio dei costi per la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti con la riduzione a tratta del numero di operai condotti nei campi, la formazione, oltre al ridimensionamento degli spazi di lavorazione nelle aziende agroalimentari per garantire le distanze di sicurezza. Un impegno sul fronte della sicurezza a cui gli imprenditori agricoli hanno adempiuto con enorme senso di responsabilità».

Per Coldiretti Puglia «è necessario che le istituzioni a tutti i livelli implementino le opportunità occupazionali nel settore agricolo, attraverso interventi di stabilizzazione del lavoro, garantendo flessibilità e competitività all'impresa, continuità di reddito e sicurezza al lavoratore».