300 operatori dello spettacolo scrivono alla regione: «Chiediamo interventi urgenti»
Lettera aperta firmata anche dal direttore di SistemaGaribaldi Carlo Bruni
venerdì 17 aprile 2020
13.00
Una lettera aperta, firmata da circa 300 operatori dello spettacolo, in risposta alla regione Puglia, che aveva avviato nei giorni scorsi un questionario per monitorare la crisi del settore cultura e turismo. «Al presidente Michele Emiliano e alla sua giunta, chiediamo interventi urgenti perché la bellezza sopravviva» hanno esordito.
«Si stanno sbloccando in questi giorni i saldi del 2017 e del 2018: sono buone notizie per le imprese e per chi dalle aziende aspetta di essere pagato. Il problema della liquidità, con la tendenza a tramutare in sostegno speciale quanto dovuto ordinariamente, non è una questione legata alla pandemia di queste ultime settimane, ma è uno dei nodi che esiste ormai dal 2016. Forse fra un paio di mesi (magari ne basterà uno) qualche impresa più fortunata riuscirà a chiedere l'acconto per il 2019. Siamo nel 2020 e non è stato ancora possibile presentare progetti per l'annualità in corso» hanno dichiarato i promotori, tra cui anche il direttore di SistemaGaribaldi Bisceglie Carlo Bruni.
«La regione sta puntando sulla proroga e le conseguenze sono un prolungamento dei tempi di realizzazione, con un ulteriore indebitamento, anche per le anticipazioni dei nuovi bandi, per le quali è richiesta una fideiussione con altri mesi di attesa. Problemi che dipendono sostanzialmente dalla decisione di utilizzare per la cultura e lo spettacolo risorse non provenienti dal bilancio ordinario, ma da fondi strutturali europei, pertanto temporanei per loro natura. Vogliamo sapere se l'utilizzo di questi finanziamenti sia stato o meno sbloccato, vista l'attuale situazione di emergenza dovuta al Coronavirus. E indicare la tipologia di un fondo, le sue caratteristiche generali, non chiarisce quali azioni concrete ne deriveranno» hanno concluso.
«Si stanno sbloccando in questi giorni i saldi del 2017 e del 2018: sono buone notizie per le imprese e per chi dalle aziende aspetta di essere pagato. Il problema della liquidità, con la tendenza a tramutare in sostegno speciale quanto dovuto ordinariamente, non è una questione legata alla pandemia di queste ultime settimane, ma è uno dei nodi che esiste ormai dal 2016. Forse fra un paio di mesi (magari ne basterà uno) qualche impresa più fortunata riuscirà a chiedere l'acconto per il 2019. Siamo nel 2020 e non è stato ancora possibile presentare progetti per l'annualità in corso» hanno dichiarato i promotori, tra cui anche il direttore di SistemaGaribaldi Bisceglie Carlo Bruni.
«La regione sta puntando sulla proroga e le conseguenze sono un prolungamento dei tempi di realizzazione, con un ulteriore indebitamento, anche per le anticipazioni dei nuovi bandi, per le quali è richiesta una fideiussione con altri mesi di attesa. Problemi che dipendono sostanzialmente dalla decisione di utilizzare per la cultura e lo spettacolo risorse non provenienti dal bilancio ordinario, ma da fondi strutturali europei, pertanto temporanei per loro natura. Vogliamo sapere se l'utilizzo di questi finanziamenti sia stato o meno sbloccato, vista l'attuale situazione di emergenza dovuta al Coronavirus. E indicare la tipologia di un fondo, le sue caratteristiche generali, non chiarisce quali azioni concrete ne deriveranno» hanno concluso.