5 Stelle contestano «l'assordante silenzio dell'amministrazione sul tema della raccolta rifiuti»

«Proroga del servizio in scadenza, necessarie nuova gara e tariffazione puntuale»

martedì 13 novembre 2018 8.23
È imminente la scadenza della proroga per l'affidamento del servizio di igiene urbana a Bisceglie. Il Movimento 5 Stelle ha espresso tutte le sue preoccupazioni rispetto all'atteggiamento della governance cittadina sulla vicenda, ritenuto non all'altezza della situazione.

«Il 30 novembre scadrà la proroga del contratto di servizio relativo alla raccolta dei rifiuti in capo alla azienda Ambiente 2.0. E nonostante l'imminenza della scadenza, l'amministrazione comunale procede a tentoni tra interrogazioni all'Anac, verifiche di condizioni di ammissibilità delle aziende partecipanti al vecchio bando, dichiarazioni contraddittorie e fuorvianti» hanno scritto i pentastellati in una nota, non senza precisare l'intenzione di formulare proposte costruttive.

«La ripartenza del sistema di raccolta rifiuti non potrà prescindere dalla messa in pratica di una quantificazione dei volumi conferiti da ciascuna utenza per l'applicazione della "tariffazione puntuale". Il decreto del ministero dell'ambiente del 20 aprile 2017 già forniva chiare disposizioni a riguardo. Ispirandosi a tali norme, il Movimento suggerisce di adottare la contabilizzazione dei volumi procedendo al conteggio del numero dei prelievi a domicilio, per poi calcolare le relative quantità, in massa (kg), moltiplicando i volumi per una densità media (di rifiuto) che la giunta comunale dovrà deliberare (dopo un opportuno periodo di tempo dell'ordine di qualche mese, necessario per determinarlo con metodi statistici)» hanno spiegato gli attivisti 5 Stelle, aggiungendo: «La parte variabile del costo del sistema di raccolta dei rifiuti sarebbe determinata generalmente sommando i costi relativi alle singole utenze, ciascuna calcolabile moltiplicando il numero dei prelievi per la densità per il volume del mastello per il costo unitario (euro/kg di rifiuto)».

Il Movimento 5 Stelle sostiene «la predilezione per il sistema di raccolta con i mastelli, anche perché i mastelli in uso sono già dotati di transponder per l'invio del segnale elettromagnetico di prelievo del rifiuto a domicilio.

Un perfezionamento del servizio potrebbe passare per il ricorso ai volumi contingentati per utenze condivise, utilizzando bidoni condominiali, ma comunque dotati di transponder, purché siano tenuti all'interno dei residence; ciò, però, comporterebbe un prezzo di tariffazione puntuale da applicare all'intero condominio e poi da suddividere tra i condomini a seconda dei millesimi. A loro la libera scelta di accettare questa soluzione o di ricorrere ad un volume, cioè ad un mastello, famigliare.

Ciò che è inderogabile è il "contingentamento" del volume di prelievo, la contabilizzazione del numero dei prelievi e l'applicazione della "tariffazione puntuale"».

Necessario, a giudizio dei pentastellati, «un capillare e rigoroso sistema di controllo e di sanzioni, che fino ad ora è stato impalpabile (non è dato sapere quante sanzioni siano state elevate da quando la nuova amministrazione è in carica). Il processo di dissuasione dei cittadini poco rispettosi o furbi deve passare per una profonda capacità dall'amministrazione di far rispettare severamente le regole».

Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie chiede la convocazione «di una nuova gara d'appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti, il cui capitolato preveda l'applicazione obbligatoria - e non opzionale - della "tariffazione puntuale", magari riservandosi un ragionevole lasso di tempo per l'implementazione del sistema, per esempio tre mesi. Ma gli uffici Tributi del Comune comincino subito ad elaborare un modello di calcolo di tariffazione puntuale, anche avvalendosi delle competenze di quegli amministratori e dirigenti comunali di altre città ove tale sistema è già operativo».

Inevitabile il sollecito all'amministrazione «a far provvedere l'ufficio competente alla pubblicazione, sul sito dell'osservatorio rifiuti della regione Puglia, dei dati mancanti sulle quantità di rifiuti raccolti relativi ai mesi di febbraio, marzo e aprile 2018. È singolare che siano presenti sul sito in questione i dati di maggio/settembre – con un pare macroscopico errore inerente il dato del differenziato di settembre 2018 pari al 92,92%- e non quelli del periodo precedente. Per quale motivo?» hanno concluso i pentastellati.