«65 mila euro in cinque anni»: spunta un esposto sulle trasferte istituzionali dell'amministrazione Spina
Il consigliere Losapio si è rivolto al segretario generale, responsabile dell'anticorruzione
giovedì 13 giugno 2019
11.44
Non ha niente a che vedere con la vicenda Innovapuglia ma riguarda ugualmente l'ex primo cittadino di Bisceglie Francesco Spina l'ennesimo caso sollevato dal quotidiano "La gazzetta del mezzogiorno". Un articolo pubblicato nell'edizione di giovedì 13 giugno, a firma di Massimiliano Scagliarini, dà conto di un esposto presentato nelle scorse ore da Giuseppe Losapio, il 29enne consigliere comunale di maggioranza eletto in Bisceglie Svolta, che si è rivolto al segretario generale del comune di Bisceglie Antonella Fiore - responsabile anticorruzione dell'ente - per segnalare quanto emerso a seguito di un accesso agli atti.
Secondo quanto ricostruito dal giovane componente della massima assise cittadina - riportato dal giornale barese - fra il 2013 e il 2018, nel periodo in cui Spina ha assolto al suo terzo mandato da sindaco, il comune avrebbe prodotto 98 determine di liquidazione per un totale di oltre 65 mila euro. Tutte spese per le trasferte degli amministratori, non pubblicate sull'albo pretorio e ritenute eccessive dal firmatario dell'esposto, secondo il quale il 40% circa delle somme sarebbero state rimborsate a seguito di autocertificazione e in assenza di ricevute. Conti di ristoranti e alberghi, scontrini di consumazioni nelle aree di servizio autostradali e rifornimenti di carburante sono finiti nel mirino di Losapio, che si è rivolto al segretario generale con l'obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto.
Secondo quanto ricostruito dal giovane componente della massima assise cittadina - riportato dal giornale barese - fra il 2013 e il 2018, nel periodo in cui Spina ha assolto al suo terzo mandato da sindaco, il comune avrebbe prodotto 98 determine di liquidazione per un totale di oltre 65 mila euro. Tutte spese per le trasferte degli amministratori, non pubblicate sull'albo pretorio e ritenute eccessive dal firmatario dell'esposto, secondo il quale il 40% circa delle somme sarebbero state rimborsate a seguito di autocertificazione e in assenza di ricevute. Conti di ristoranti e alberghi, scontrini di consumazioni nelle aree di servizio autostradali e rifornimenti di carburante sono finiti nel mirino di Losapio, che si è rivolto al segretario generale con l'obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto.