A Bisceglie le donne lavoratrici nella pubblica amministrazione sono il 41%

Dato sensibilmente più basso rispetto alla media nazionale, ma il migliore della Bat

mercoledì 27 dicembre 2023
A cura di Cristina Scarasciullo
Il dibattito sulla disparità di genere, spesso centrato sul mondo del lavoro, riflette una realtà complessa che varia notevolmente tra le amministrazioni italiane. Se globalmente la presenza femminile nei comuni è leggermente superiore a quella maschile, l'equilibrio di genere è particolarmente rilevante nel settore pubblico, dove l'accesso è regolamentato da concorsi.

Come parte della riforma della pubblica amministrazione prevista dal Pnrr, sono state introdotte nuove norme per garantire l'equità di genere nei concorsi pubblici. I nuovi bandi, infatti, devono indicare la rappresentanza di uomini e donne per ciascuna qualifica, e se la differenza supera il 30%, l'appartenenza al genere meno rappresentato costituisce un titolo di preferenza in caso di parità di punteggio.

Le donne nella pubblica amministrazione

Esaminando la pubblica amministrazione nel suo complesso, emerge che le donne costituiscono il 59% del totale, pari a circa 1,9 milioni di lavoratrici. La fascia di età più rappresentata è tra i 50 e i 59 anni, con quasi il 24% del totale. Anche all'interno degli enti locali, la tendenza è simile, con le donne che compongono il 55% del personale, circa 200.000 lavoratrici. Tuttavia, si osserva che per quasi tutte le fasce demografiche, le donne superano gli uomini in numero di lavoratori.

Il dato a Bisceglie

Secondo l'elaborazione di Openpolis (disponibile qui) nel Comune di Bisceglie l'incidenza delle donne lavoratrici si aggira intorno al 41%. Un dato sensibilmente più basso della media nazionale, ma in linea rispetto a quello della provincia Bat, in cui la Città risulta la migliore. Si passa dal 40% a Trani ed Andria al 24% di Margherita di Savoia (i dati, a onor del vero, sono aggiornati al 2020, quindi potrebbero esserci state delle variazioni).

Questi dati mettono in luce l'importanza di promuovere l'equità di genere anche nel settore pubblico e la necessità di misure concrete per raggiungere questo obiettivo.