A scuola senza zaino: al secondo circolo si bissa l'esperimento di scuola innovativa
Grazie al sostegno di Exprivia riparte il progetto di didattica alternativa e alle tecniche del problem solving
mercoledì 13 settembre 2017
10.20
La scuola del futuro è già presente, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Il secondo circolo Caputi torna ad ospitare l'esperimento "A scuola senza zaino", modalità di didattica innovativa, ispirata alle più significative esperienze pedagogiche del '900 e agli attuali studi sulle neuroscienze.
Non si tratta solo di abolire la cartella, ma di un gioco di squadra orizzontale in cui ogni giorno i ruoli ruotano e cambiano le responsabilità degli alunni.
I banchi (come tutti gli arredi, acquistati dall'amministrazione comunale, che ha creduto nel progetto) sono disposti ad isole, quaderni e libri sono sostituiti da materiale didattico condiviso, esiste in ogni aula un'agorà di condivisione delle emozioni vissute durante la giornata e in tutto si applica la tecnica del "problem solving": i bambini imparano risolvendo ogni volta dei quesiti, si supportano a vicenda e si autocorreggono, guidati dai docenti e dai materiali predisposti allo scopo.
Ognuno ha il suo incarico e un compito da portare a termine. Spetta al capoclasse, che cambia di volta in volta, fare in modo che la macchina funzioni e tutto vada a buon fine.
Ad inaugurare un nuovo anno scolastico all'insegna dell'innvoazione, il 13 settembre, il dirigente scolastico prof. Giuseppe Tedeschi, il sindaco facente funzioni Vittorio Fata, docenti e responsabili Exprivia, l'azienda di ICT molfettese che sostiene materialmente il progetto. Agli alunni, Angela Paparella, responsabile sviluppo organizzativo di Exprivia, ha personalmente donato tracolle personalizzate con il nome di ogni alunno, utili a trasportare lo stretto necessario per i compiti.
Il secondo circolo Caputi torna ad ospitare l'esperimento "A scuola senza zaino", modalità di didattica innovativa, ispirata alle più significative esperienze pedagogiche del '900 e agli attuali studi sulle neuroscienze.
Non si tratta solo di abolire la cartella, ma di un gioco di squadra orizzontale in cui ogni giorno i ruoli ruotano e cambiano le responsabilità degli alunni.
I banchi (come tutti gli arredi, acquistati dall'amministrazione comunale, che ha creduto nel progetto) sono disposti ad isole, quaderni e libri sono sostituiti da materiale didattico condiviso, esiste in ogni aula un'agorà di condivisione delle emozioni vissute durante la giornata e in tutto si applica la tecnica del "problem solving": i bambini imparano risolvendo ogni volta dei quesiti, si supportano a vicenda e si autocorreggono, guidati dai docenti e dai materiali predisposti allo scopo.
Ognuno ha il suo incarico e un compito da portare a termine. Spetta al capoclasse, che cambia di volta in volta, fare in modo che la macchina funzioni e tutto vada a buon fine.
Ad inaugurare un nuovo anno scolastico all'insegna dell'innvoazione, il 13 settembre, il dirigente scolastico prof. Giuseppe Tedeschi, il sindaco facente funzioni Vittorio Fata, docenti e responsabili Exprivia, l'azienda di ICT molfettese che sostiene materialmente il progetto. Agli alunni, Angela Paparella, responsabile sviluppo organizzativo di Exprivia, ha personalmente donato tracolle personalizzate con il nome di ogni alunno, utili a trasportare lo stretto necessario per i compiti.