Abbandono di rifiuti: Ambiente 2.0 non ne può più e chiede un confronto con il comune di Bisceglie

«Il tempo della carota, è ormai finito. Bisognerà affrontare la questione con la dovuta determinazione. Gli strumenti ci sono. Bisogna attivarli».

sabato 6 gennaio 2018 10.01
A cura di Serena Ferrara
Una vera e propria battaglia, casa per casa, condominio per condominio: la guerra agli sporcaccioni non conosce sosta né padroni.
Servono cittadini disciplinati e con gli occhi aperti in grado di affiancare chi tutela l'ambiente con l'esempio e la denuncia, serve un servizio efficiente e in grado di mantenere gli standard in qualsiasi situazione, serve un'amministrazione che non abbassi mai la guardia e forze dell'ordine sempre a caccia di chi non rispetta le regole.
Non è facile per Bisceglie aver raggiunto il 65% di raccolta differenziata, superando i pregiudizi nei confronti del porta a porta, le polemiche, la difficoltà ad educare una popolazione abituata a tutto e che ancora si ribella.
La frangia di incivili e sporcaccioni che continua a mettere a rischio il lavoro di tutti, ostinandosi a scaricare di tutto in varie zone della città, è ostica da eliminare e spesso vanifica l'impegno quotidiano alla bonifica dei siti inquinati, che sorgono un po' ovunque e in luoghi sempre nuovi all'improvviso.

Il Consorzio Ambiente 2.0 non Una situazione ormai insostenibile. Tanto che nelle prossime ore i vertici del Consorzio Ambiente 2.0 chiederanno un incontro formale all'amministrazione comunale perché si prendano gli opportuni provvedimenti. «Il tempo della carota, è ormai finito. Bisognerà affrontare la questione con la dovuta determinazione. Gli strumenti ci sono. Bisogna attivarli».
GLI SFREGI ALL'AMBIENTE:

1) I SACCHETTI SELVAGGI VALGONO 5 PUNTI DI DIFFERENZIATA - La somma di tutti gli interventi di pulizia delle strade urbane dal "sacchetto selvaggio" ha prodotto una raccolta di indifferenziato che raggiunge il 4-5 per cento. In altre parole, se questi rifiuti fossero stati correttamente conferiti da questi zozzoni, la raccolta differenziata avrebbe superato di slancio il 70 per cento.

2) RUBATE 10000 BUSTINE DESTINATE ALLE DEIEZIONI CANINE - Sono poche settimane che a Bisceglie sono attive venti postazioni per la distribuzione delle bustine per raccogliere le deiezioni canine. Ciascuna postazione era dotata di 500 bustine. Nel giro di una settimana, sono state portate via dai contenitori 10mila bustine. Uno schiaffo in pieno volto alla civiltà.

3) I MASTELLI CHE SPARISCONO IMPLICANO LAVORO STRAORDINARIO - Alcuni irresponsabili che hanno eliminato i mastelli, conferendo i rifiuti soltanto nelle buste di plastica.
Questo comportamento, in apparenza banale, diventa un ostacolo serissimo al rispetto dei tempi previsti per il passaggio degli operatori ecologici: ciascuna busta, infatti, deve essere ispezionata per comprendere di quale tipo di rifiuto si tratti, con un inevitabile rallentamento delle operazioni che si traduce in allungamento dei tempi di raccolta e dei relativi costi, visto che poi bisognerà anche pagare gli straordinari al personale impegnato.
Le foto che la ditta ci fornisce sono solo un piccolo spaccato di vita reale. Sono state scattate dagli stessi operatori di Ambiente 2.0 solo pochi minuti dopo il loro passaggio per raccogliere i mastelli conferiti correttamente. Le situazioni più evidenti e costanti sono invia Ruvo. via F. Veneziani, via don Minzoni,. Via Pascoli, via Di Vittorio, via Andria, pendio Misericordia e i vari accessi alla 16 bis. E ancora: via Bosco Cappuccio, via Della Repubblica, via E. Bruno, via Ricasoli, via Fragata, via Napoletano, via A. De Gasperi, via Ariosto, via Roma, via C. Del Capitolo, via Gramsci, via Prof M. Terlizzi e via S. Pellico.

4) LA RACCOLTA CONDOMINIALE NON FUNZIONA PIÙ - Interi quartieri come il Seminario, Sant'Andrea ed il Borgo antico che sembrano quasi non rispondere più alle sollecitazioni della raccolta differenziata, conferendo erroneamente una quantità enorme di indifferenziato.
Al Seminario ed a Sant'Andrea, i problemi maggiori riguardano la raccolta condominiale con i contenitori da 240 litri, spesso utilizzati come i vecchi cassonetti. Senza, cioè rispettare il calendario di esposizione e con il conferimento dell'indifferenziato a scapito delle altre frazioni RD.

Tutte le situazioni sono state segnalate a più riprese alle competenti autorità comunali. «Ma ora la situazione sta superando la soglia di guardia e bisogna passare al contrattacco. Prima che sia troppo tardi».
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