Accusato di assalti al bancomat anche a Bisceglie, latitante andriese catturato dai Carabinieri
Il 54enne è stato bloccato in provincia di Lecce
martedì 21 aprile 2020
10.57
Uno sforzo investigativo notevole ha consentito alle forze dell'ordine di catturare il 54enne andriese Giuseppe Magno, ritenuto uno dei latitanti pugliesi più pericolosi in circolazione. L'uomo, ricercato dal dicembre 2018, è accusato di aver compiuto numerosi colpi, attraverso l'uso di esplosivo, ai danni di bancomat e postamat, anche sul territorio biscegliese, oltre che di assalti armati a portavalori.
Già indagato in diverse circostanze per reati contro il patrimonio e specializzato nell'uso di esplosivi e di armi, Magno è stato definito dagli inquirenti un elemento di "elevatissima caratura criminale", che è riuscito più volte a sottrarsi alla cattura grazie a una "rete di fiancheggiatori non indifferenti".
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Bari secondo metodi tradizionali e attraverso l'esecuzione di un'intensa attività tecnica, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, di cui quello stesso ufficio del giudice per le indagini preliminari ha condiviso la linea ed autorizzato puntualmente le operazioni.
I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Lecce lo hanno bloccato nottetempo, sabato 18 aprile, all'interno del suo nascondiglio in una villetta a Marittima, frazione del piccolo comune salentino di Diso, mettendo fine perciò a una latitanza di oltre 500 giorni. Sequestrati, nell'occasione, apparati ricetrasmittenti, due telefoni cellulari, strumenti e materiale da effrazione.
Magno, stavolta, non ha opposto resistenza all'arresto ed è stato trasferito nella casa circondariale leccese. La svolta venerdì 17 aprile, quando la moglie, pedinata dai Carabinieri, ha lasciato Andria per raggiungere il marito.
I dettagli dell'operazione sono stati forniti nel corso di una videoconferenza stampa con la partecipazione del procuratore della repubblica di Trani Renato Nitti e del Comandante Legione Puglia dei Carabinieri, Generale Alfonso Manzo.
Secondo quanto ricostruito, Magno avrebbe riportato una condanna definitiva per furto in concorso già nel lontano 1991.
Tra i colpi portati a segno, anche quello al bancomat della filiale biscegliese di un istituto di credito nel maggio 2018.
L'azione più cruenta risale al 6 ottobre 2018 quando alcuni individui, travisati, hanno cercato di mettere a segno un colpo ai danni di un bancomat a Ruvo di Puglia. Sorpresi dalle guardie giurate, intervenute tempestivamente, non hanno esitato a originare un conflitto a fuoco per aprirsi un varco e scappare a bordo di un'Audi A6 di provenienza illecita.
Magno è sfuggito una prima volta alle forze dell'ordine nel dicembre 2018 nella sua Andria, in una seconda circostanza il giorno del suo compleanno, il 27 febbraio del 2019 e in una terza, nel maggio scorso, a Polignano a mare, rendendosi protagonista di una fuga rocambolesca: riconosciuto da un militare dell'Arma, è scappato prima in bici e poi a piedi per le vie del centro storico, aiutato a dileguarsi, in piena notte, da un complice alla guida di un'auto che ha attraverso le strade della cittadina a velocità elevatissima.
L'attività investigativa e l'intensificazione del controllo del territorio sono peraltro alla base di un calo drastico degli episodi criminosi ai danni di bancomat e postamat, scesi in Puglia dai 103 del 2018 ai 22 rilevati nel 2019, come ha spiegato il Generale Manzo. L'ultimo assalto armato a portavalori di cui Magno si sarebbe reso protagonista risalirebbe al 2 gennaio 2019 sul territorio di Altamura.
Già indagato in diverse circostanze per reati contro il patrimonio e specializzato nell'uso di esplosivi e di armi, Magno è stato definito dagli inquirenti un elemento di "elevatissima caratura criminale", che è riuscito più volte a sottrarsi alla cattura grazie a una "rete di fiancheggiatori non indifferenti".
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Bari secondo metodi tradizionali e attraverso l'esecuzione di un'intensa attività tecnica, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, di cui quello stesso ufficio del giudice per le indagini preliminari ha condiviso la linea ed autorizzato puntualmente le operazioni.
I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Lecce lo hanno bloccato nottetempo, sabato 18 aprile, all'interno del suo nascondiglio in una villetta a Marittima, frazione del piccolo comune salentino di Diso, mettendo fine perciò a una latitanza di oltre 500 giorni. Sequestrati, nell'occasione, apparati ricetrasmittenti, due telefoni cellulari, strumenti e materiale da effrazione.
Magno, stavolta, non ha opposto resistenza all'arresto ed è stato trasferito nella casa circondariale leccese. La svolta venerdì 17 aprile, quando la moglie, pedinata dai Carabinieri, ha lasciato Andria per raggiungere il marito.
I dettagli dell'operazione sono stati forniti nel corso di una videoconferenza stampa con la partecipazione del procuratore della repubblica di Trani Renato Nitti e del Comandante Legione Puglia dei Carabinieri, Generale Alfonso Manzo.
Secondo quanto ricostruito, Magno avrebbe riportato una condanna definitiva per furto in concorso già nel lontano 1991.
Tra i colpi portati a segno, anche quello al bancomat della filiale biscegliese di un istituto di credito nel maggio 2018.
L'azione più cruenta risale al 6 ottobre 2018 quando alcuni individui, travisati, hanno cercato di mettere a segno un colpo ai danni di un bancomat a Ruvo di Puglia. Sorpresi dalle guardie giurate, intervenute tempestivamente, non hanno esitato a originare un conflitto a fuoco per aprirsi un varco e scappare a bordo di un'Audi A6 di provenienza illecita.
Magno è sfuggito una prima volta alle forze dell'ordine nel dicembre 2018 nella sua Andria, in una seconda circostanza il giorno del suo compleanno, il 27 febbraio del 2019 e in una terza, nel maggio scorso, a Polignano a mare, rendendosi protagonista di una fuga rocambolesca: riconosciuto da un militare dell'Arma, è scappato prima in bici e poi a piedi per le vie del centro storico, aiutato a dileguarsi, in piena notte, da un complice alla guida di un'auto che ha attraverso le strade della cittadina a velocità elevatissima.
L'attività investigativa e l'intensificazione del controllo del territorio sono peraltro alla base di un calo drastico degli episodi criminosi ai danni di bancomat e postamat, scesi in Puglia dai 103 del 2018 ai 22 rilevati nel 2019, come ha spiegato il Generale Manzo. L'ultimo assalto armato a portavalori di cui Magno si sarebbe reso protagonista risalirebbe al 2 gennaio 2019 sul territorio di Altamura.