Affaire 165, il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni di Angarano: «Valuteremo anche azioni giudiziarie»
Bordate nei confronti del sindaco e dei «soloni ambientalisti della maggioranza».
giovedì 7 maggio 2020
10.09
Dura nota del Movimento 5 Stelle a seguito della diffusione della sentenza con cui il Tar della Puglia ha intimato al Comune di Bisceglie di dare esecuzione alla lottizzazione della maglia 165 secondo quanto previsto dal Piano regolatore generale entro 120 giorni, pena la nomina di un commissario ad acta.
«Le mani sulla città che denunciavamo incombere più di un anno fa stanno prendendo forma sempre più nitida. E il tutto sotto il silenzio connivente di Angarano e soci che, nonostante le nostre mozioni, i nostri pubblici appelli, le nostre interrogazioni, le nostre proposte di ridiscutere l'intero procedimento legato al piano suggerendo strade alternative, hanno deciso per l'ennesima volta di non decidere» hanno sostenuto i pentastellati.
«Sorge, dopo questa brutta vicenda, un interrogativo: siamo di fronte ad una giunta fantoccio che dimostra di essere nelle mani dei soliti poteri forti e che tenta probabilmente di pagare, non decidendo, qualche cambiale elettorale? Alla Bimarmi bisogna lasciar costruire a tutti i costi, come a Ponente.
L'amministrazione della Svolta non ha avuto nemmeno il coraggio di discuterlo in consiglio comunale, questo piano di lottizzazione. Figuriamoci di approvarlo in Giunta, come avrebbe potuto fare: sarebbero stati politicamente più chiari e trasparenti. I soloni ambientalisti di questa maggioranza sventolano sostenibilità urbanistica e rigenerazione urbana solo a chiacchiere. Tutti silenziosi, coperti e allineati; diranno che è stata la magistratura a decidere. Perché la politica a Bisceglie non conta un fico secco. A decidere sono i dirigenti plenipotenziari e pochi altri» l'attacco pesantissimo del Movimento 5 Stelle, specie nei confronti di alcuni settori, ben individuati, della maggioranza.
«Angarano e soci si sono nascosti dietro l'emergenza sanitaria in corso pur di rinviare, nell'attesa che fosse il Tar a decidere, qualsiasi decisione politica. Oggi tramonta definitivamente qualsiasi possibile approccio collaborativo con questa amministrazione.
Siamo alla vergogna più spudorata di una città nelle mani di nessuno, commissariata su scelte importanti come la visione urbanistica della città» hanno fatto notare gli attivisti, guidati dal consigliere comunale Enzo Amendolagine.
«Valuteremo, spiace dirlo, su questa vicenda nei prossimi giorni anche possibili azioni giudiziarie. Nel frattempo esortiamo, almeno questa volta, Angarano a battere un colpo di decisionismo: scelga di dimettersi per il bene della città, che non merita una guida che non guida, che si lascia guidare dagli eventi, dal caso, o peggio da altri noti o meno noti consiglieri.
Se Angarano è commissariato su una vicenda importante come il piano di lottizzazione della 165, a questo punto l'amministrazione non ha più senso di star in sella. Decide la magistratura. Si dimettano, intervenga un commissario prefettizio e si restituisca la parola agli elettori» hanno concluso.
«Le mani sulla città che denunciavamo incombere più di un anno fa stanno prendendo forma sempre più nitida. E il tutto sotto il silenzio connivente di Angarano e soci che, nonostante le nostre mozioni, i nostri pubblici appelli, le nostre interrogazioni, le nostre proposte di ridiscutere l'intero procedimento legato al piano suggerendo strade alternative, hanno deciso per l'ennesima volta di non decidere» hanno sostenuto i pentastellati.
«Sorge, dopo questa brutta vicenda, un interrogativo: siamo di fronte ad una giunta fantoccio che dimostra di essere nelle mani dei soliti poteri forti e che tenta probabilmente di pagare, non decidendo, qualche cambiale elettorale? Alla Bimarmi bisogna lasciar costruire a tutti i costi, come a Ponente.
L'amministrazione della Svolta non ha avuto nemmeno il coraggio di discuterlo in consiglio comunale, questo piano di lottizzazione. Figuriamoci di approvarlo in Giunta, come avrebbe potuto fare: sarebbero stati politicamente più chiari e trasparenti. I soloni ambientalisti di questa maggioranza sventolano sostenibilità urbanistica e rigenerazione urbana solo a chiacchiere. Tutti silenziosi, coperti e allineati; diranno che è stata la magistratura a decidere. Perché la politica a Bisceglie non conta un fico secco. A decidere sono i dirigenti plenipotenziari e pochi altri» l'attacco pesantissimo del Movimento 5 Stelle, specie nei confronti di alcuni settori, ben individuati, della maggioranza.
«Angarano e soci si sono nascosti dietro l'emergenza sanitaria in corso pur di rinviare, nell'attesa che fosse il Tar a decidere, qualsiasi decisione politica. Oggi tramonta definitivamente qualsiasi possibile approccio collaborativo con questa amministrazione.
Siamo alla vergogna più spudorata di una città nelle mani di nessuno, commissariata su scelte importanti come la visione urbanistica della città» hanno fatto notare gli attivisti, guidati dal consigliere comunale Enzo Amendolagine.
«Valuteremo, spiace dirlo, su questa vicenda nei prossimi giorni anche possibili azioni giudiziarie. Nel frattempo esortiamo, almeno questa volta, Angarano a battere un colpo di decisionismo: scelga di dimettersi per il bene della città, che non merita una guida che non guida, che si lascia guidare dagli eventi, dal caso, o peggio da altri noti o meno noti consiglieri.
Se Angarano è commissariato su una vicenda importante come il piano di lottizzazione della 165, a questo punto l'amministrazione non ha più senso di star in sella. Decide la magistratura. Si dimettano, intervenga un commissario prefettizio e si restituisca la parola agli elettori» hanno concluso.