Agguato di via Ruvo, emergono ulteriori particolari

Utilizzate le tipiche modalità di un'esecuzione

martedì 8 agosto 2017 19.40
Gli inquirenti non hanno alcun dubbio: le modalità utilizzate dai malviventi che martedì 8 agosto hanno freddato un 56 enne biscegliese in via Ruvo sono quelle tipiche di un'esecuzione.

Secondo le prime, frammentarie ricostruzioni, l'agguato sarebbe stato condotto da due individui in sella a una moto: con indosso caschi integrali, avrebbero affiancato la Toyota Aygo di colore rosso, guidata dalla moglie del pregiudicato, esplodendo circa 20 colpi da distanza piuttosto ravvicinata e nel giro di pochi secondi. Il veicolo ha arrestato la marcia contromano, circostanza che lascia aperta la possibilità che la vittima sia stata costretta a scendere dal mezzo.

I rilievi effettuati dai Ris avrebbero confermato l'utilizzo di proiettili calibro 9, ragione per cui è ipotizzabile che l'arma impiegata dal commando fosse una Beretta M12.

Le condizioni della consorte, ricoverata presso l'ospedale "Bonomo" di Andria, sono stazionarie: la donna, sottoposta a un intervento chirurgico, ha riportato ferite al torace e all'addome e presto potrebbe essere dichiarata fuori pericolo.

Il 56enne, già noto alle forze dell'ordine, fu coinvolto nell'operazione "Big family" del febbraio 2010, scattata a seguito dell'omicidio, l'anno precedente, di un giovane biscegliese all'interno di una sala da barba in pieno centro.