Alga tossica nel tratto "500 metri a sud fogna", divieto temporaneo di balneazione
Provvedimento del Sindaco Angarano dopo le analisi dell’Arpa Puglia
giovedì 27 giugno 2024
17.39
In seguito alla comunicazione dell'ARPA Puglia recante elevata concentrazione di Ostreopsis ovata (alga tossica) nel tratto costiero denominato "500 metri a sud della fogna cittadina", emersa da campionamenti effettuati nei giorni scorsi, il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ha disposto il divieto temporaneo di balneazione limitatamente a quel tratto situato nella periferia della costa nei pressi di Ripalta, in direzione Molfetta.
È bene specificare che il tratto costiero "500 metri a sud della fogna cittadina" è estremamente periferico e con scarsa accessibilità, tanto da essere già frequentato molto di rado. È altresì importante sottolineare che la comunicazione dell'Arpa circa l'elevata concentrazione di alga tossica oltre il limite indicato dalle Nuove Linee Guida del Ministero della Salute è relativa solo ed esclusivamente al punto di balneazione in questione e non al resto della costa biscegliese.
Il fenomeno della cosiddetta "alga tossica" – è bene ricordarlo – nulla ha a che vedere con l'inquinamento ma è in realtà la proliferazione e fioritura di microalghe della specie "Ostreopsis Ovata", un'alga di dimensioni microscopiche di origine tropicale. Condizioni metereologiche e marine favorevoli alla proliferazione e diffusione dell'alga sono: presenza di fondali costieri di natura rocciosa, presenza di barriere artificiali (barriere frangiflutti), il protrarsi per parecchi giorni di alta pressione atmosferica, mare calmo ed elevata temperatura dell'acqua. Tale microalga in alcuni casi può provocare disagio e fastidio alle persone che sono venute a contatto diretto o indiretto con acque interessate dalla fioritura. Il tratto "500 metri a sud della fogna cittadina" è stato già interessato da questo fenomeno in passato, nei periodi con temperature elevate.
A scopi preventivi, e nell'esclusivo interesse dell'igiene e della salute pubblica, il Primo Cittadino di Bisceglie, in quel tratto specifico di costa, ha pertanto vietato il prelievo di acqua di mare per qualsiasi uso; la frequentazione del tratto di arenile interessato in caso di venti forti provenienti da mare che possono favorire la formazione e il trasporto di aerosol marino; la raccolta e il consumo di molluschi se prelevati in corrispondenza dell'area di balneazione oggetto della fioritura.
Con l'ordinanza sindacale, inoltre, si prescrive di allontanarsi immediatamente dalla spiaggia in presenza di sintomi ricollegabili all'alga tossica (eritemi, congiuntiviti, rinorrea, tosse, eccetera). Il provvedimento resterà in vigore sino all'esito di nuove analisi da parte di Arpa Puglia.
È bene specificare che il tratto costiero "500 metri a sud della fogna cittadina" è estremamente periferico e con scarsa accessibilità, tanto da essere già frequentato molto di rado. È altresì importante sottolineare che la comunicazione dell'Arpa circa l'elevata concentrazione di alga tossica oltre il limite indicato dalle Nuove Linee Guida del Ministero della Salute è relativa solo ed esclusivamente al punto di balneazione in questione e non al resto della costa biscegliese.
Il fenomeno della cosiddetta "alga tossica" – è bene ricordarlo – nulla ha a che vedere con l'inquinamento ma è in realtà la proliferazione e fioritura di microalghe della specie "Ostreopsis Ovata", un'alga di dimensioni microscopiche di origine tropicale. Condizioni metereologiche e marine favorevoli alla proliferazione e diffusione dell'alga sono: presenza di fondali costieri di natura rocciosa, presenza di barriere artificiali (barriere frangiflutti), il protrarsi per parecchi giorni di alta pressione atmosferica, mare calmo ed elevata temperatura dell'acqua. Tale microalga in alcuni casi può provocare disagio e fastidio alle persone che sono venute a contatto diretto o indiretto con acque interessate dalla fioritura. Il tratto "500 metri a sud della fogna cittadina" è stato già interessato da questo fenomeno in passato, nei periodi con temperature elevate.
A scopi preventivi, e nell'esclusivo interesse dell'igiene e della salute pubblica, il Primo Cittadino di Bisceglie, in quel tratto specifico di costa, ha pertanto vietato il prelievo di acqua di mare per qualsiasi uso; la frequentazione del tratto di arenile interessato in caso di venti forti provenienti da mare che possono favorire la formazione e il trasporto di aerosol marino; la raccolta e il consumo di molluschi se prelevati in corrispondenza dell'area di balneazione oggetto della fioritura.
Con l'ordinanza sindacale, inoltre, si prescrive di allontanarsi immediatamente dalla spiaggia in presenza di sintomi ricollegabili all'alga tossica (eritemi, congiuntiviti, rinorrea, tosse, eccetera). Il provvedimento resterà in vigore sino all'esito di nuove analisi da parte di Arpa Puglia.