Allarme del Ministero della Salute per tonno commercializzato a Bisceglie

Segnalata la presenza di istamina oltre i limiti di legge in due lotti di tranci di tonno a pinna gialla decongelati e lavorati

venerdì 2 giugno 2017 11.01
A cura di Serena Ferrara
Il MInistero della Salute ha diramato un'allerta alimentare per aver rilevato presenza di istamina nei tranci di tonno a pinna gialla decongelati e lavorati da una importante azienda biscegliese che tratta la lavorazione e il confezionamento in tranci del tonno.
Motivo del richiamo: la presenza di Istamina oltre i limiti ex Reg. 2073/2005 s.m.i.Il nei lotti L1 753180517 e L2 753200517, venduti in confezioni da circa 2 kh al pezzo, con termine minimo di conservazione rispettivamente del 02/06/2017 e 07/06/2017.

L'ISTAMINA: COME SI PRODUCE E CHE RISCHI COMPORTA
L'Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, individua tra i fattori che favoriscono la formazione dell'istamina nel pesce, l'inadeguato processo di refrigerazione prima della cottura o della trasformazione a livello industriale. Interessa in particolar modo tonno, sardine, sgombri e acciughe. La tossina, una volta formata, non può essere distrutta né con la cottura, né con il congelamento o l'inscatolamento.
L'intossicazione da istamina è una delle malattie più comuni causate dai prodotti della pesca; solo negli ultimi giorni sarebbero - secondo lo Sportello dei Diritti - più di 200 casi di intossicazione da tonno registrati tra Puglia, Basilicata, Lazio e Veneto.
I sintomi dell'intossicazione di solito compaiono un'ora dopo il pasto e sono caratterizzati da formicolio o bruciore della bocca o della gola, eruzioni cutanee, mal di testa e diarrea.