Alle Vecchie Segherie di Bisceglie il candidato al premio strega Andrea Piva 

Mercoledì 3 aprile alle 19 la presentazione del romanzo “La ragazza eterna”

venerdì 29 marzo 2024 14.45
Proposto da Nicola Lagioia al Premio Strega 2024, Andrea Piva sarà ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro a Bisceglie mercoledì 3 aprile alle 19, in dialogo con Mauro D'Alonzo e Bianca Peloso, per raccontare del suo ultimo libro: "La ragazza eterna" (Bompiani).

Un romanzo sociale che, nel raccontare la desacralizzazione della vita contemporanea, mette in scena la nostra commedia umana con irresistibile umorismo. Ma anche una grande storia d'amore: quello tra Boccia e Renata, i due protagonisti, ma anche quello che ciascuno di noi può riscoprire per sé stesso e per i propri fantasmi, decidendo di aprirsi a un nuovo sentimento del tempo e dell'identità.

Renata è una fuoriclasse, una donna che indossa bellezza e intelligenza. Boccia si è sempre fatto una ragione del loro amore "impossibile" e addirittura partecipa al matrimonio di lei con un altro. Ma un giorno Renata suona alla porta del suo appartamento nel centro di Bari e gli rivela di aver ricevuto una diagnosi che non lascia speranza. Secondo il suo stile imprevedibile, Renata sceglie la via della rimozione tuffandosi nella variopinta vita mondana barese e tocca a Boccia – psichiatra – fare i conti con l'ombra del male che li ha lambiti. Insieme a un collega, comincia a pensare alla possibilità di sperimentare con Renata una terapia illegale per la legge italiana ma della cui efficacia è molto convinto: quella psichedelica tramite sostanze come la psilocibina, l'ayahuasca, l'lsd.

Il libro di Piva è un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi. Nell'atmosfera onorica degli antichi greci, che intraprendevano il viaggio a Eleusi per essere iniziati ai misteri di Demetra, Persefone e Ade, i protagonisti di Andrea Piva portano fino a noi le ultime schegge della luminosa forza sprigionata da quei riti di morte e di rinascita.