Alle Vecchie Segherie di Bisceglie torna Donatella Di Pietrantonio con il suo nuovo libro
Appuntamento mercoledì 31 gennaio alle 19
mercoledì 31 gennaio 2024
9.45
Donatella Di Pietrantonio, che con "L'Arminuta" ha vinto il Premio Campiello, torna alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie per raccontare il suo nuovo libro: "L'età fragile" in dialogo con Viviana Peloso. L'appuntamento è per domani mercoledì 31 gennaio alle 19, evento organizzato con il Circolo dei Lettori - Presidio Del Libro Bisceglie.
Con la sua scrittura scabra, vibratile e profonda, capace di farci sentire il peso di un'occhiata e il suono di una domanda senza risposta, l'autrice tocca in questo romanzo una tensione tutta nuova,"un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire".
È la storia di Lucia, che una notte di trent'anni fa si è salvata per un caso e adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia Amanda di ritorno a casa nel suo paese di origine vicino a Pescara, da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spenta: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c'è un segreto che non può nasconderle. Stretta tra il vecchio padre così radicato nella terra e questa figlia più cocciuta di lui, Lucia capisce che c'è una forza che la attraversa; forse la nostra unica eredità sono le ferite.
Con la sua scrittura scabra, vibratile e profonda, capace di farci sentire il peso di un'occhiata e il suono di una domanda senza risposta, l'autrice tocca in questo romanzo una tensione tutta nuova,"un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire".
È la storia di Lucia, che una notte di trent'anni fa si è salvata per un caso e adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia Amanda di ritorno a casa nel suo paese di origine vicino a Pescara, da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spenta: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c'è un segreto che non può nasconderle. Stretta tra il vecchio padre così radicato nella terra e questa figlia più cocciuta di lui, Lucia capisce che c'è una forza che la attraversa; forse la nostra unica eredità sono le ferite.