Ambulanti, Andrea Nazzarini a Milano: «Hanno approvato il biotestamento ma lasciano morire noi ambulanti»
Il biscegliese, vicepresidente di Fiva Confcommercio intende battersi affinché il prossimo governo riconosca agli ambulanti lo status di lavoro usurante
lunedì 26 febbraio 2018
12.49
«Hanno approvato il biotestamento ma lasciano morire noi ambulanti».
Così, nell'incontro che a Milano ha riunito nella sala "Silver" del MiCo, 3000 quadri dirigenti di Fiva Confcommercio, che ora lottano per impedire che la direttiva Bolkestein, rinviata al 31 dicembre 2020, venga comunque applicata.
«Noi venditori ambulanti facciamo un lavoro usurante». Andrea Nazzarini, già consigliere comunale nel centrodestra, ambulante da decenni e oggi vicepresidente nazionale e residente regionale di Fiva Confcommercio, da tempo rappresenta gli interessi della categoria attraverso la Federazione Italiana Venditori Ambulanti che fa capo a Confcommercio.
Nel corso della manifestazione nazionale che si è svolta domenica 25 febbraio il dirigente biscegliese si è fatto apprezzare per un intervento accorato nel quale ha chiesto a gran voce agli altri colleghi dell'organizzazione di combattere l'abusivismo commerciale, il preoccupante fenomeno della contraffazione e soprattutto di fare in modo che il prossimo governo riconosca agli ambulanti lo status di lavoro usurante.
Così, nell'incontro che a Milano ha riunito nella sala "Silver" del MiCo, 3000 quadri dirigenti di Fiva Confcommercio, che ora lottano per impedire che la direttiva Bolkestein, rinviata al 31 dicembre 2020, venga comunque applicata.
«Noi venditori ambulanti facciamo un lavoro usurante». Andrea Nazzarini, già consigliere comunale nel centrodestra, ambulante da decenni e oggi vicepresidente nazionale e residente regionale di Fiva Confcommercio, da tempo rappresenta gli interessi della categoria attraverso la Federazione Italiana Venditori Ambulanti che fa capo a Confcommercio.
Nel corso della manifestazione nazionale che si è svolta domenica 25 febbraio il dirigente biscegliese si è fatto apprezzare per un intervento accorato nel quale ha chiesto a gran voce agli altri colleghi dell'organizzazione di combattere l'abusivismo commerciale, il preoccupante fenomeno della contraffazione e soprattutto di fare in modo che il prossimo governo riconosca agli ambulanti lo status di lavoro usurante.