Amministrative, Galantino: «Doveroso riflettere sull'astensionismo»
La riflessione del deputato biscegliese
martedì 5 ottobre 2021
9.18
La tornata elettorale amministrativa non ha riguardato la sua Bisceglie ma diversi Comuni pugliesi (due dei quali della Bat) oltre ad alcune grandi città. Un'opportunità, per Davide Galantino, di tirare le somme - naturalmente dal suo punto di vista - riguardo quanto emerso dalle urne.
«Al netto dell'evidente crescita del nostro partito rispetto alle competizioni precedenti non si può valutare in modo superficiale il dato sull'astensionismo» ha commentato il deputato biscegliese di Fratelli d'Italia.
«Il partito del non-voto oscilla intorno al 50%. Non siamo di fronte alla crisi della politica ma - come ha detto anche il nostro leader Giorgia Meloni in conferenza stampa - siamo di fronte a una crisi della democrazia» ha osservato Galantino. «Denunciamo da tempo la totale distanza tra la volontà dei cittadini rispetto quel che poi accade nei palazzi, le promesse fatte in campagna elettorale rispetto a ciò che effettivamente viene realizzato. Molti italiani hanno pensato che votare non sia una cosa utile il che è gravissimo» ha sottolineato.
«Non votare, votare per indicazione di voto, votare per accontentare un amico, sono tutti elementi che portano vantaggi a un "sistema" che gli italiani non vogliono più ma che hanno contribuito a tenere in piedi con la rassegnazione.
Su questo farei una seria riflessione» ha concluso Galantino, evitando riferimenti al Movimento 5 Stelle, la forza con cui era stato eletto a Montecitorio nel 2018, i cui risultati non sono stati certo esaltanti.
«Al netto dell'evidente crescita del nostro partito rispetto alle competizioni precedenti non si può valutare in modo superficiale il dato sull'astensionismo» ha commentato il deputato biscegliese di Fratelli d'Italia.
«Il partito del non-voto oscilla intorno al 50%. Non siamo di fronte alla crisi della politica ma - come ha detto anche il nostro leader Giorgia Meloni in conferenza stampa - siamo di fronte a una crisi della democrazia» ha osservato Galantino. «Denunciamo da tempo la totale distanza tra la volontà dei cittadini rispetto quel che poi accade nei palazzi, le promesse fatte in campagna elettorale rispetto a ciò che effettivamente viene realizzato. Molti italiani hanno pensato che votare non sia una cosa utile il che è gravissimo» ha sottolineato.
«Non votare, votare per indicazione di voto, votare per accontentare un amico, sono tutti elementi che portano vantaggi a un "sistema" che gli italiani non vogliono più ma che hanno contribuito a tenere in piedi con la rassegnazione.
Su questo farei una seria riflessione» ha concluso Galantino, evitando riferimenti al Movimento 5 Stelle, la forza con cui era stato eletto a Montecitorio nel 2018, i cui risultati non sono stati certo esaltanti.