Angarano a muso duro: «Anche stavolta i sei consiglieri di minoranza ricorrenti al Tar hanno preferito abbandonare l’aula»
Il primo cittadino: «Ci stiamo muovendo nel più breve tempo possibile per sbloccare la macchina amministrativa»
martedì 10 dicembre 2019
17.35
Il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano ha commentato l'esito della riunione della massima assise cittadina di lunedì 9 dicembre.
«Il consiglio comunale, incentrato sulla discussione degli emendamenti al Dup, ha segnato una tappa del percorso previsto dal Tar di riadozione degli atti relativi al bilancio, nel rispetto della sentenza ma nella ferma volontà di rappresentare le nostre interpretazioni dinanzi al Consiglio di Stato, che ha fissato la discussione dell'istanza cautelare il 19 dicembre prossimo, essendo stata accolta la richiesta di abbreviazione dei termini. In quella circostanza sapremo se avremo la possibilità di utilizzare le risorse prima della pronuncia nel merito del Consiglio di Stato o se dovremo aspettare la riadozione completa degli atti in consiglio comunale, che porteremo a termine nel pieno rispetto delle prerogative dell'opposizione» ha affermato.
«Questo è l'iter che stiamo seguendo per sbloccare la macchina amministrativa e risolvere le emergenze che si sono venute a creare dopo il ricorso al Tar di sei consiglieri comunali di opposizione» ha aggiunto. «Siamo ben consci di queste situazioni che riguardano la dignità delle persone, lo stato di bisogno e di difficoltà di chi vede sospeso il proprio lavoro o non ha un'occupazione stabile. Comprendiamo le preoccupazioni, le paure e gli sfoghi delle lavoratrici e dei lavoratori, che abbiamo incontrato più volte. La sensibilità dell'Amministrazione su questi temi non è mai mancata e mai mancherà. Per questo ci stiamo prodigando per sbloccare nel più breve tempo possibile la macchina amministrativa e ci stiamo confrontando in maniera franca e serena con i sindacati. Senza strumentalizzare il lavoro, la vita e la dignità delle persone per infangare l'amministrazione comunale» ha rimarcato.
«L'obiettivo dei consiglieri ricorrenti al Tar era proprio quello di bloccare l'amministrazione comunale, ben sapendo che a pagare sarebbero stati i cittadini. In passato, da consigliere di minoranza, ho sempre fatto dure battaglie politiche, ma mai ho portato il dibattito politico su questi temi fuori dal consiglio comunale. Non ritenendo di bloccare un'amministrazione per ragioni politiche. Ma anche lunedì i sei consiglieri di opposizione ricorrenti al Tar hanno preferito abbandonare l'aula e proseguire un muro contro muro anziché discutere gli emendamenti e riportare il dibattito politico nel suo alveo naturale, facendo trasparire ancora una volta tutto il disinteresse per le tematiche che riguardano i cittadini» ha concluso il sindaco Angarano.
«Il consiglio comunale, incentrato sulla discussione degli emendamenti al Dup, ha segnato una tappa del percorso previsto dal Tar di riadozione degli atti relativi al bilancio, nel rispetto della sentenza ma nella ferma volontà di rappresentare le nostre interpretazioni dinanzi al Consiglio di Stato, che ha fissato la discussione dell'istanza cautelare il 19 dicembre prossimo, essendo stata accolta la richiesta di abbreviazione dei termini. In quella circostanza sapremo se avremo la possibilità di utilizzare le risorse prima della pronuncia nel merito del Consiglio di Stato o se dovremo aspettare la riadozione completa degli atti in consiglio comunale, che porteremo a termine nel pieno rispetto delle prerogative dell'opposizione» ha affermato.
«Questo è l'iter che stiamo seguendo per sbloccare la macchina amministrativa e risolvere le emergenze che si sono venute a creare dopo il ricorso al Tar di sei consiglieri comunali di opposizione» ha aggiunto. «Siamo ben consci di queste situazioni che riguardano la dignità delle persone, lo stato di bisogno e di difficoltà di chi vede sospeso il proprio lavoro o non ha un'occupazione stabile. Comprendiamo le preoccupazioni, le paure e gli sfoghi delle lavoratrici e dei lavoratori, che abbiamo incontrato più volte. La sensibilità dell'Amministrazione su questi temi non è mai mancata e mai mancherà. Per questo ci stiamo prodigando per sbloccare nel più breve tempo possibile la macchina amministrativa e ci stiamo confrontando in maniera franca e serena con i sindacati. Senza strumentalizzare il lavoro, la vita e la dignità delle persone per infangare l'amministrazione comunale» ha rimarcato.
«L'obiettivo dei consiglieri ricorrenti al Tar era proprio quello di bloccare l'amministrazione comunale, ben sapendo che a pagare sarebbero stati i cittadini. In passato, da consigliere di minoranza, ho sempre fatto dure battaglie politiche, ma mai ho portato il dibattito politico su questi temi fuori dal consiglio comunale. Non ritenendo di bloccare un'amministrazione per ragioni politiche. Ma anche lunedì i sei consiglieri di opposizione ricorrenti al Tar hanno preferito abbandonare l'aula e proseguire un muro contro muro anziché discutere gli emendamenti e riportare il dibattito politico nel suo alveo naturale, facendo trasparire ancora una volta tutto il disinteresse per le tematiche che riguardano i cittadini» ha concluso il sindaco Angarano.