Anna Della Rosa protagonista al Politeama con "Accabadora"
Il testo tratto dal romanzo di Michela Murgia per la stagione di Sistema Garibaldi
venerdì 15 marzo 2019
Prima regionale a Bisceglie per "Accabadora", l'opera tratta dall'omonimo romanzo di Michela Murgia. Venerdì 15 marzo (sipario alle ore 21:00) Anna Della Rosa, già nel cast del film premio Oscar "La grande bellezza", impersonerà il ruolo di Maria, protagonista dello spettacolo incluso nella stagione di Sistema Garibaldi, sul palco del Teatro Politeama.
Della Rosa, allieva di Luca Ronconi e Massimo Castri, diretta da registi come Peter Stein, Toni Servillo e Lluís Pasqual, già da esordiente Premio Duse come migliore giovane attrice di teatro, porterà in scena il testo della nota scrittrice sarda per la regìa di Veronica Cruciani.
"Accabadora" affronta la vicenda dal punto di vista di Maria, figlia adottiva di Bonaria Urrai, l'accabadora di Soreni. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere. Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell'ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre la sua vera natura. È allora che fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato, ma pochi anni dopo torna sul letto di morte della Tzia. È a questo punto della storia che comincia il testo teatrale scritto da Carlotta Corradi. Maria è ormai una donna, o vorrebbe esserlo, ma il ritorno sul letto di morte della Tzia mette in dubbio tutte le sue certezze.
Botteghino aperto al Garibaldi dalle 18:00 alle 20:00 e negli orari di programmazione cinematografica al Politeama Italia. Info: sistemagaribaldi@gmail.com - 371.1189956.
Della Rosa, allieva di Luca Ronconi e Massimo Castri, diretta da registi come Peter Stein, Toni Servillo e Lluís Pasqual, già da esordiente Premio Duse come migliore giovane attrice di teatro, porterà in scena il testo della nota scrittrice sarda per la regìa di Veronica Cruciani.
"Accabadora" affronta la vicenda dal punto di vista di Maria, figlia adottiva di Bonaria Urrai, l'accabadora di Soreni. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere. Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell'ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre la sua vera natura. È allora che fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato, ma pochi anni dopo torna sul letto di morte della Tzia. È a questo punto della storia che comincia il testo teatrale scritto da Carlotta Corradi. Maria è ormai una donna, o vorrebbe esserlo, ma il ritorno sul letto di morte della Tzia mette in dubbio tutte le sue certezze.
Botteghino aperto al Garibaldi dalle 18:00 alle 20:00 e negli orari di programmazione cinematografica al Politeama Italia. Info: sistemagaribaldi@gmail.com - 371.1189956.