Apertura e chiusura attività, Confcommercio Bisceglie: «Saldo in pareggio ma serve politica fiscale agevolata»
190 le chiusure definitive registrate nel 2022
lunedì 13 febbraio 2023
17.16
I dati relativi alla nascita di nuove imprese nel 2022 non riescono a colmare quelli riguardanti le attività che hanno abbassato definitivamente le serrande. Questo lo scenario che emerge circa il rapporto nuove aperture/chiusure degli esercizi commerciali su tutto il territorio nazionale.
Riguardo Bisceglie, invece, i dati forniti dall'ufficio statistica e informazione economica della Camera di commercio di Bari segnalano l'apertura, nel 2022, di 217 nuove attività (di cui 47 rientranti nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli", 32 nel settore "agricoltura, silvicoltura pesca" e 21 in quello "costruzioni") a fronte di 190 chiusure definitive (di cui 66 rientranti nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli", 40 nel settore "agricoltura, silvicoltura pesca" e 20 in quello "attività dei servizi di alloggio e di ristorazione"). Invece, nel 2021, sono stati 214 gli avvii di nuove attività a fronte di 171 chiusure definitive. Tra le aperture 43 attività rientravano nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli" e 27 in quello "agricoltura, silvicoltura pesca". Tra le chiusure, invece, 55 attività rientravano nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli" e 32 in quello "agricoltura, silvicoltura pesca".
«In città si equiparano, mediamente, il numero di attività che si registrano per la partenza e quelle che dichiarano la chiusura» ha specificato Leo Carriera, presidente Confcommercio Bisceglie. «Una politica fiscale nazionale agevolata sembra l'unica strada da percorrere per incrementare il segno "più". Servono anche sostegno concreto per formazione e avvio di nuove startup ideate e pensate da giovani inventor».
Lo scorso anno in Italia, come si legge sul Sole24ore di domenica 12 febbraio, sono spariti mediamente oltre due negozi ogni singola ora: sono nate infatti solo 22.608 nuove attività, il 20,3% in meno del 2021. Un numero assolutamente insufficiente a compensare le oltre 43mila imprese che hanno chiuso in via definitiva e che fa chiudere l'anno solare con un bilancio negativo per oltre 20mila unità. In Puglia il saldo iscrizioni-cancellazioni di imprese del commercio al dettaglio per l'anno 2022 è negativo e pari a -1.216 anche se il numero di imprese del commercio al dettaglio ogni mille abitanti, sempre per l'anno 2022, si è attestato a 15,1 quando la media nazionale è di 12 imprese ogni mille abitanti, tra le più alte d'Italia (prima la Campania con 19,5).
Riguardo Bisceglie, invece, i dati forniti dall'ufficio statistica e informazione economica della Camera di commercio di Bari segnalano l'apertura, nel 2022, di 217 nuove attività (di cui 47 rientranti nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli", 32 nel settore "agricoltura, silvicoltura pesca" e 21 in quello "costruzioni") a fronte di 190 chiusure definitive (di cui 66 rientranti nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli", 40 nel settore "agricoltura, silvicoltura pesca" e 20 in quello "attività dei servizi di alloggio e di ristorazione"). Invece, nel 2021, sono stati 214 gli avvii di nuove attività a fronte di 171 chiusure definitive. Tra le aperture 43 attività rientravano nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli" e 27 in quello "agricoltura, silvicoltura pesca". Tra le chiusure, invece, 55 attività rientravano nel settore "commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli" e 32 in quello "agricoltura, silvicoltura pesca".
«In città si equiparano, mediamente, il numero di attività che si registrano per la partenza e quelle che dichiarano la chiusura» ha specificato Leo Carriera, presidente Confcommercio Bisceglie. «Una politica fiscale nazionale agevolata sembra l'unica strada da percorrere per incrementare il segno "più". Servono anche sostegno concreto per formazione e avvio di nuove startup ideate e pensate da giovani inventor».
Lo scorso anno in Italia, come si legge sul Sole24ore di domenica 12 febbraio, sono spariti mediamente oltre due negozi ogni singola ora: sono nate infatti solo 22.608 nuove attività, il 20,3% in meno del 2021. Un numero assolutamente insufficiente a compensare le oltre 43mila imprese che hanno chiuso in via definitiva e che fa chiudere l'anno solare con un bilancio negativo per oltre 20mila unità. In Puglia il saldo iscrizioni-cancellazioni di imprese del commercio al dettaglio per l'anno 2022 è negativo e pari a -1.216 anche se il numero di imprese del commercio al dettaglio ogni mille abitanti, sempre per l'anno 2022, si è attestato a 15,1 quando la media nazionale è di 12 imprese ogni mille abitanti, tra le più alte d'Italia (prima la Campania con 19,5).