Aproli: «Da Bisceglie un percorso collettivo che ha bisogno di azioni concrete»
Si è discusso della gestione sostenibile nell'oliveto
giovedì 22 dicembre 2022
Si è tenuto martedì, in una gremita sala della Coopagricola Biscegliese "Torre Maestra", l'incontro dal titolo "La gestione sostenibile nell'oliveto", promosso e organizzato da Aproli Bari nell'ambito delle attività del progetto finanziato dall'Unione Europea e dall'Italia, in collaborazione con l'associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura per approfondire il tema della sostenibilità nell'olivicoltura.
Contesto normativo e principi ispiratori a livello europeo, analisi chimiche e fasi fenologiche, tecniche di concimazione, strumenti di controllo dei patogeni e monitoraggio Xylella: si è parlato di questo e tanto altro grazie ai contributi di Antonio Guario, già direttore dell'osservatorio fitosanitario regionale; Salvatore Camposeo, docente dell'Università di Bari; Vittorio Filì, past president dell'associazione dei tecnici e dei ricercatori.
Il tema della sostenibilità diventa una questione indifferibile deve vedere coinvolti tutti gli attori della filiera. Solo così è possibile approdare a una olivicoltura moderna in grado di giocare un ruolo di primo piano nella riduzione dell'impatto sull'ambiente. La transizione ecologica è un cambio epocale necessario e chiesto a gran voce da tutti e, in questo quadro, la sostenibilità non deve restare solo un principio, né può esaurire la sua funzione per soli fini di mercato. «Deve piuttosto essere un'ambizione, un traguardo che passa da un percorso collettivo che va arricchito di azioni concrete e che diventa anche valore aggiunto di prodotto da portare sul mercato e da comunicare al consumatore. Dobbiamo agire per coniugare sempre più gli obiettivi economici della produzione con quelli ambientali» è quanto emerso nel corso del dibattito.
Contesto normativo e principi ispiratori a livello europeo, analisi chimiche e fasi fenologiche, tecniche di concimazione, strumenti di controllo dei patogeni e monitoraggio Xylella: si è parlato di questo e tanto altro grazie ai contributi di Antonio Guario, già direttore dell'osservatorio fitosanitario regionale; Salvatore Camposeo, docente dell'Università di Bari; Vittorio Filì, past president dell'associazione dei tecnici e dei ricercatori.
Il tema della sostenibilità diventa una questione indifferibile deve vedere coinvolti tutti gli attori della filiera. Solo così è possibile approdare a una olivicoltura moderna in grado di giocare un ruolo di primo piano nella riduzione dell'impatto sull'ambiente. La transizione ecologica è un cambio epocale necessario e chiesto a gran voce da tutti e, in questo quadro, la sostenibilità non deve restare solo un principio, né può esaurire la sua funzione per soli fini di mercato. «Deve piuttosto essere un'ambizione, un traguardo che passa da un percorso collettivo che va arricchito di azioni concrete e che diventa anche valore aggiunto di prodotto da portare sul mercato e da comunicare al consumatore. Dobbiamo agire per coniugare sempre più gli obiettivi economici della produzione con quelli ambientali» è quanto emerso nel corso del dibattito.