Armi e droga, la Finanza arresta 4 biscegliesi
L'indagine scaturita dal sequestro, avvenuto il 23 novembre 2017, all'interno di un box della città del Dolmen
martedì 14 maggio 2019
12.46
Finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria e del Gico di Bari hanno tratto in arresto quattro cittadini biscegliesi gravati da numerosi precedenti penali e di polizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Gip presso il Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura e della Direzione distrettuale antimafia di Bari.
I militari del Gico hanno operato con la collaborazione di pattuglie automontate del gruppo pronto impiego di Bari e della Compagnia di Trani, impiegando anche unità cinofile del corpo.
L'operazione rappresenta il punto di arrivo di una complessa e articolata indagine scaturita dal sequestro, avvenuto il 23 novembre 2017 all'interno di un box di Bisceglie, di oltre 10 chilogrammi di sostanza stupefacente (marijuana, hashish e cocaina), traendo in arresto un giovane biscegliese, all'epoca incensurato.
Oltre alla droga (oltre 4 kg di hashish, quasi 4.5 kg di marijuana e più di 300 grammi di cocaina), in parte confezionata per la cessione "al dettaglio", furono rinvenuti e sequestrati involucri di cocaina pronti per essere ceduti a "pusher" e consumatori diretti, 19 proiettili calibro 7.65, due giubbotti antiproiettile, un jammer (disturbatore di frequenze radio), 51 schede telefoniche "vergini", due kit per coltura indoor di marijuana completi di lampade ultraviolette e ventilatori, numerosi bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
Inoltre, le immediate perquisizioni locali eseguite in collaborazione con pattuglie del "117" delle Compagnie di Andria e Trani, consentirono di ritrovare, in un podere ubicato in agro di Bisceglie, anche due automezzi ed un motociclo, rubati a Foggia e nella stessa cittadina della provincia barese.
Il risultato di servizio confermò le evidenze investigative acquisite nei mesi precedenti sulla primazia della Puglia nel traffico di sostanze stupefacenti, non solo per la posizione strategica delle sue coste, quanto per la crescente tendenza a produrre "in house" la droga, con particolare riferimento alla marijuana.
Le indagini successive, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, in costante coordinamento con la Dda di Bari, hanno consentito di risalire la filiera dello stupefacente e di ricostruire il profilo soggettivo ed oggettivo del gruppo criminale attenzionato dagli investigatori del Gico.
Lunedì 13 maggio sono stati arrestati P. D. L. di 25 anni, M. D. G. di 25 anni, C. D. G. di 34 anni, P. D. G. di 31 anni, tutti indagati, in concorso fra di loro, in un procedimento penale della Procura della repubblica di Trani per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Tre di essi sono indagati anche per i reati previsti dagli articoli 648 (ricettazione) e 697 (detenzione abusiva di armi) del codice penale e dagli articoli 2, 4 e 7 della legge n° 895/67 in materia di disposizioni per il controllo delle armi. L'autorità Giudiziaria ha disposto a carico di M. D. G. la misura degli arresti domiciliari, mentre per gli altri indagati l'applicazione della custodia cautelare in carcere.
Gli accertamenti svolti dai finanzieri del Gico, anche di natura tecnica, hanno consentito di individuare un sodalizio delinquenziale dedito allo spaccio di rilevanti quantità di diversi narcotici ed in grado di disporre di materiale quali munizioni e giubbetti antiproiettile, presumibilmente da utilizzare in efferate azioni criminali sul territorio.
I fratelli C. D. G. e P. D. G. risultano gravati da numerosi precedenti penali e di polizia. Un loro fratello fu assassinato nel giugno 2017 con un colpo di pistola calibro 6.35. Per l'omicidio è stato rinviato a giudizio il biscegliese M.D.O.
I militari del Gico hanno operato con la collaborazione di pattuglie automontate del gruppo pronto impiego di Bari e della Compagnia di Trani, impiegando anche unità cinofile del corpo.
L'operazione rappresenta il punto di arrivo di una complessa e articolata indagine scaturita dal sequestro, avvenuto il 23 novembre 2017 all'interno di un box di Bisceglie, di oltre 10 chilogrammi di sostanza stupefacente (marijuana, hashish e cocaina), traendo in arresto un giovane biscegliese, all'epoca incensurato.
Oltre alla droga (oltre 4 kg di hashish, quasi 4.5 kg di marijuana e più di 300 grammi di cocaina), in parte confezionata per la cessione "al dettaglio", furono rinvenuti e sequestrati involucri di cocaina pronti per essere ceduti a "pusher" e consumatori diretti, 19 proiettili calibro 7.65, due giubbotti antiproiettile, un jammer (disturbatore di frequenze radio), 51 schede telefoniche "vergini", due kit per coltura indoor di marijuana completi di lampade ultraviolette e ventilatori, numerosi bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
Inoltre, le immediate perquisizioni locali eseguite in collaborazione con pattuglie del "117" delle Compagnie di Andria e Trani, consentirono di ritrovare, in un podere ubicato in agro di Bisceglie, anche due automezzi ed un motociclo, rubati a Foggia e nella stessa cittadina della provincia barese.
Il risultato di servizio confermò le evidenze investigative acquisite nei mesi precedenti sulla primazia della Puglia nel traffico di sostanze stupefacenti, non solo per la posizione strategica delle sue coste, quanto per la crescente tendenza a produrre "in house" la droga, con particolare riferimento alla marijuana.
Le indagini successive, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, in costante coordinamento con la Dda di Bari, hanno consentito di risalire la filiera dello stupefacente e di ricostruire il profilo soggettivo ed oggettivo del gruppo criminale attenzionato dagli investigatori del Gico.
Lunedì 13 maggio sono stati arrestati P. D. L. di 25 anni, M. D. G. di 25 anni, C. D. G. di 34 anni, P. D. G. di 31 anni, tutti indagati, in concorso fra di loro, in un procedimento penale della Procura della repubblica di Trani per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Tre di essi sono indagati anche per i reati previsti dagli articoli 648 (ricettazione) e 697 (detenzione abusiva di armi) del codice penale e dagli articoli 2, 4 e 7 della legge n° 895/67 in materia di disposizioni per il controllo delle armi. L'autorità Giudiziaria ha disposto a carico di M. D. G. la misura degli arresti domiciliari, mentre per gli altri indagati l'applicazione della custodia cautelare in carcere.
Gli accertamenti svolti dai finanzieri del Gico, anche di natura tecnica, hanno consentito di individuare un sodalizio delinquenziale dedito allo spaccio di rilevanti quantità di diversi narcotici ed in grado di disporre di materiale quali munizioni e giubbetti antiproiettile, presumibilmente da utilizzare in efferate azioni criminali sul territorio.
I fratelli C. D. G. e P. D. G. risultano gravati da numerosi precedenti penali e di polizia. Un loro fratello fu assassinato nel giugno 2017 con un colpo di pistola calibro 6.35. Per l'omicidio è stato rinviato a giudizio il biscegliese M.D.O.