Articolo 1 Mdp, prima adesione ufficiale a Bisceglie: è quella di Gianni Naglieri

In una lunga lettera aperta l'ex vicesegretario cittadino del Pd spiega il perchè

giovedì 4 gennaio 2018 13.14
A cura di Serena Ferrara
È la prima adesione ufficiale, cui ne seguiranno certamente altre.
Gianni Naglieri, uno che pensa sempre con la propria testa a prescindere da quello che fa il resto della massa, è certo che sia stata la scelta giusta: lasciare la sezione locale del Partito Democratico di cui era vicepresidente e aderire al movimento scissionista di sinistra, che come prima cosa si propone di guidare il rilancio di un processo di integrazione europea ancorato alla Carta Costituzionale.

«La politica è prima di tutto passione, formazione, idee, confronto e sintesi - spiega Naglieri. - Questi sono elementi essenziali per costruire una comunità, in particolar modo se si parla di vivere all'interno di un partito politico. Il Pd ad oggi sembra aver smarrito gran parte di questi elementi, perdendo di vista quei principi fondativi che solo dieci anni fa avevano spinto le forze di centro e di sinistra a trovare una sintesi, rinunciando a pezzi di "sovranità" politica per arginare e sconfiggere la deriva populista e demagogica di destra.

Si perdono di vista le esigenze reali dei cittadini senza che nessuna analisi critica e alcuna strategia per riconquistare credibilità vengano messe in conto. E non è certo con i soliti slogan o "viaggi in treno" che si può ricucire lo strappo con un elettorato che vive sulla propria pelle il dramma di una crisi economica senza fine e che ha ormai ridotto allo stremo anche quel ceto che fino a dieci anni fa poteva dirsi medio borghese.

Aderisco ad Articolo Uno-Mdp, e non poteva essere altrimenti, perché qui stanno tutte le ragioni dell'impegno civico e politico, per costruire e radicare un campo di esperienze democratiche e progressiste legate alle culture socialiste, cattoliche democratiche e ambientaliste, al mondo civico dell'associazionismo e del volontariato, alla grande mobilitazione popolare e sindacale ed avendo come obiettivo la giustizia sociale.

L'istruzione, la sanità, la sicurezza e l'ambiente devono avere un valore universalistico, perché sono beni comuni che definiscono il grado di civiltà e di democrazia di un Paese. Dobbiamo investire su misure concrete di sostegno al reddito a contrasto dell'esclusione sociale, su politiche per il diritto alla casa, di promozione del diritto alla parità di genere, di supporto alle famiglie, che potenzino l'offerta pubblica dei comuni e delle regioni.

L'articolo 1 della Costituzione contiene un valore fondamentale, quello di popolo.

L'unico modo per arginare l'onda populista è quello di tornare ad essere popolari. Ciò significa recuperare il rapporto con le periferie, quelle politiche, sociali, culturali. Ora tocca a noi dare risposte chiare, inclusive che riportino la sicurezza sociale nella vita quotidiana di ciascuno e rispondano a un'esigenza di protezione declinata secondo valori etici, propri di un centrosinistra moderno.

Aderisco a questo movimento per ogni giovane senza prospettiva, disoccupato o precario; per ogni lavoratrice demansionata al rientro dalla maternità, famiglia arcobaleno senza tutele; per ogni anziano senza assistenza, malato che rinuncia a curarsi, disabile senza le giuste strutture; per ogni territorio dilaniato dall'incuria, ogni opera pubblica inquinata dalla corruzione; per tutti quei bambini che non avranno le stesse opportunità di un loro coetaneo. L'ho fatto perché tutto questo è talmente ingiusto da fare male.

Per questi motivi aderisco al nuovo soggetto politico "Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista"
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