Autonomia, Boccia: «Calpestato il confronto con Regioni e Comuni. Alzeremo le barricate»
Il senatore biscegliese del Pd protesta per la mancata attivazione della conferenza Stato-Regioni
venerdì 30 dicembre 2022
«Il ministro Calderoli ha comunicato di aver trasmesso il testo del disegno di legge alla presidenza del consiglio. Il ministro sa che in Italia esiste la democrazia e che le riforme riguardanti gli assetti istituzionali, per prassi ed educazione politica, seguono iter di confronto preventivo con gli altri livelli istituzionali? Non ci risulta che il disegno di legge sia mai approdato in Conferenza Stato-Regioni o in Conferenza unificata, così come era avvenuto nel 2020, per un confronto tra i diversi livelli istituzionali, così come non ci risulta che in Conferenza delle Regioni, dove ci sono tutte le sensibilità politiche e le differenti visioni tra nord e sud, sia mai stata discussa questa nuova proposta del Governo». È quanto affermato dal senatore biscegliese del Partito Democratico Francesco Boccia.
«La destra al governo ritiene di affrontare con questa arroganza le riforme che incidono sugli assetti del Paese senza alcun confronto preventivo? Il Presidente della Conferenza della Regioni Fedriga, della Lega, era informato o è stato ignorato come tutti gli altri presidenti di regione? Questa è anche la posizione del presidente Meloni? Oppure la maggioranza pensa che il consenso ricevuto alle elezioni politiche possa consentire loro di fare quello che vogliono, a scapito delle aree più deboli del paese al sud come al nord, comprese le aree interne e le aree di montagna? Questa destra ci sta riportando, in pochi mesi e con questi metodi, a tempi bui per la loro protervia e la mancanza di rispetto verso la democrazia» ha concluso il parlamentare, responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale Pd.
«La destra al governo ritiene di affrontare con questa arroganza le riforme che incidono sugli assetti del Paese senza alcun confronto preventivo? Il Presidente della Conferenza della Regioni Fedriga, della Lega, era informato o è stato ignorato come tutti gli altri presidenti di regione? Questa è anche la posizione del presidente Meloni? Oppure la maggioranza pensa che il consenso ricevuto alle elezioni politiche possa consentire loro di fare quello che vogliono, a scapito delle aree più deboli del paese al sud come al nord, comprese le aree interne e le aree di montagna? Questa destra ci sta riportando, in pochi mesi e con questi metodi, a tempi bui per la loro protervia e la mancanza di rispetto verso la democrazia» ha concluso il parlamentare, responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale Pd.