Avviato l'iter per la costituzione del distretto produttivo dell'uva da tavola
Caracciolo: «Occasione di sviluppo per gli operatori e per il territorio»
lunedì 22 marzo 2021
È stato avviato nei giorni scorsi l'iter per la costituzione e il riconoscimento del distretto produttivo agroalimentare dell'uva da tavola in Puglia. «Un atto di grande importanza per la crescita della competitività dell'intero settore» l'ha definito Filippo Caracciolo, consigliere regionale e presidente del gruppo del Partito Democratico.
«La necessità di aggregare gli operatori sul territorio e promuovere iniziative che portino allo sviluppo del settore si è fatta sempre più stringente alla luce dei numeri del comparto in Puglia e nell'intero Paese. La filiera dell'uva da tavola ha assunto una grande importanza economico occupazionale e la possibilità di costituire un distretto è stata condivisa dalle associazioni di categoria e dalla Regione» ha rimarcato.
«Il distretto opererà seguendo linee guida quali: la mappatura produttiva e la creazione del catasto varietale dell'uva da tavola; lo sviluppo commerciale con l'apertura a nuovi mercati e internazionalizzazione; l'innovazione e la ricerca finalizzata alla nascita dell'agricoltura 4.0 con conseguente sostenibilità ambientale; la promozione e la valorizzazione del prodotto e del territorio con azioni di sostegno alla domanda e ai consumi; la formazione e la condivisione delle conoscenze e dei processi» ha osservato.
«Il distretto sarà formato da oltre 40 aziende della filiera e la rappresenterà nell'interlocuzione con gli altri distretti ma anche con il mondo della ricerca e dell'Università» ha concluso Caracciolo.
«La necessità di aggregare gli operatori sul territorio e promuovere iniziative che portino allo sviluppo del settore si è fatta sempre più stringente alla luce dei numeri del comparto in Puglia e nell'intero Paese. La filiera dell'uva da tavola ha assunto una grande importanza economico occupazionale e la possibilità di costituire un distretto è stata condivisa dalle associazioni di categoria e dalla Regione» ha rimarcato.
«Il distretto opererà seguendo linee guida quali: la mappatura produttiva e la creazione del catasto varietale dell'uva da tavola; lo sviluppo commerciale con l'apertura a nuovi mercati e internazionalizzazione; l'innovazione e la ricerca finalizzata alla nascita dell'agricoltura 4.0 con conseguente sostenibilità ambientale; la promozione e la valorizzazione del prodotto e del territorio con azioni di sostegno alla domanda e ai consumi; la formazione e la condivisione delle conoscenze e dei processi» ha osservato.
«Il distretto sarà formato da oltre 40 aziende della filiera e la rappresenterà nell'interlocuzione con gli altri distretti ma anche con il mondo della ricerca e dell'Università» ha concluso Caracciolo.