Avvista un uomo che si masturba alle grotte di Ripalta, poi fa una denuncia pubblica: «Salviamo questo posto splendido dallo scempio»
La solidarietà del gruppo ambientalista Rap Pro Natura: «Non solo amianto e cemento, facciamo qualcosa»
venerdì 29 dicembre 2017
07.00
Uno scempio nello scempio. Da un lato la pista ciclabile che rischia di venir giù da un momento all'altro e nessuno interviene, dall'altra l'abbandono di rifiuti, che continua anche dopo la battaglia vinta della barriera New Jersey di contenimento installata all'ingresso dello spiazzo di accesso alla zona Pantano Ripalta.
Questa volta a denunciare non sono più solo gli ambientalisti in senso stretto.
Nelle vesti di cittadino comune, prima ancora che di presidente dell'Aps Mosquito, Marzia Papagna ha voluto dire la sua.
Faceva una semplice corsa lungo la futura area naturalistica, quando ha avvistato un uomo, con lo sguardo rivolto al mare, che incurante del pubblico, compiva atti osceni.
La denuncia è scattata nell'immediato, con un video pubblico postato su Facebook.
Un appello a salvare la bellezza di Ripalta anche dal degrado sociale.
Al silenzio generale, non ha fatto eco il gruppo Rap, che immediatamente dopo l'episodio si è recato con una delegazione sulla pista ciclabile per un sopralluogo. «Effettivamente - ha spiegato Mauro Sasso, presidente del sodalizio - abbiamo trovato sul posto, verso le ore 11:00, all'altezza dell'ingresso, un uomo di mezza età in atteggiamenti "sconci". Inoltre abbiamo fotografato l'ennesima discarica di lastre di amianto e un muretto in cemento lungo 50 metri circa, presumibilmente abusivo. Nel ribadire la nostra solidarietà a Marzia, condanniamo l'episodio di violenza e torniamo ad invocare un controllo della zona da parte delle forze dell'ordine, al fine di rendere tranquilla e fruibile la più bella e suggestiva zona litoranea di Bisceglie: le Grotte di Ripalta»
Questa volta a denunciare non sono più solo gli ambientalisti in senso stretto.
Nelle vesti di cittadino comune, prima ancora che di presidente dell'Aps Mosquito, Marzia Papagna ha voluto dire la sua.
Faceva una semplice corsa lungo la futura area naturalistica, quando ha avvistato un uomo, con lo sguardo rivolto al mare, che incurante del pubblico, compiva atti osceni.
La denuncia è scattata nell'immediato, con un video pubblico postato su Facebook.
Un appello a salvare la bellezza di Ripalta anche dal degrado sociale.
Al silenzio generale, non ha fatto eco il gruppo Rap, che immediatamente dopo l'episodio si è recato con una delegazione sulla pista ciclabile per un sopralluogo. «Effettivamente - ha spiegato Mauro Sasso, presidente del sodalizio - abbiamo trovato sul posto, verso le ore 11:00, all'altezza dell'ingresso, un uomo di mezza età in atteggiamenti "sconci". Inoltre abbiamo fotografato l'ennesima discarica di lastre di amianto e un muretto in cemento lungo 50 metri circa, presumibilmente abusivo. Nel ribadire la nostra solidarietà a Marzia, condanniamo l'episodio di violenza e torniamo ad invocare un controllo della zona da parte delle forze dell'ordine, al fine di rendere tranquilla e fruibile la più bella e suggestiva zona litoranea di Bisceglie: le Grotte di Ripalta»