Avvocato del Foro di Trani interdetto all'esercizio della professione
Le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro la somma di 200 mila euro
mercoledì 24 marzo 2021
12.19
Le Fiamme Gialle del Gruppo di Barletta, in forza alla Compagnia di Trani, hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misura interdittiva del divieto temporaneo di esercizio della professione forense e contestuale decreto di sequestro preventivo emessi dal Gip del Tribunale di Trani nei confronti di un avvocato con studio legale in Barletta.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, trae origine da una denuncia-querela presentata nel 2019 da un cliente, il quale si era rivolto al professionista per farsi assistere in un procedimento giudiziario - originato da un sinistro stradale che aveva causato la morte di un genitore - in cui aveva conferito al legale la "procura speciale" all'incasso delle eventuali somme riconosciute dalla compagnia assicurativa, da accreditarsi, in prima istanza, sul conto corrente intestato all'avvocato.
Non ricevendo più notizie dal legale sull'esito del procedimento, il cliente ha appreso successivamente che la compagnia assicurativa aveva provveduto a liquidare il sinistro e che l'avvocato aveva sottoscritto una quietanza di risarcimento e incassato direttamente la somma di 200 mila euro senza versarla ai legittimi beneficiari. Al fine di verificare se la condotta illecita fosse riconducibile ad un modus operandi del legale nella gestione dei sinistri stradali, le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, hanno avviato quindi articolate e più complesse indagini che hanno consentito di smascherare altre condotte analoghe, con cui l'avvocato, a fronte di risarcimenti assicurativi incassati con procura speciale, versava agli ignari clienti beneficiari un importo inferiore, appropriandosi indebitamente di ulteriori somme.
Ulteriori accertamenti svolti hanno fatto emergere la simulazione della separazione del professionista dal proprio coniuge, al fine di sottrarre fraudolentemente parte del patrimonio alle eventuali azioni esecutive da parte dei clienti truffati. All'esito delle attività investigative, i finanzieri hanno deferito l'avvocato all'Autorità Giudiziaria per i reati di truffa aggravata, appropriazione indebita, patrocinio infedele e falso, procedendo all'esecuzione del provvedimento di interdizione e di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato sui conti correnti nella disponibilità dell'indagato.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, trae origine da una denuncia-querela presentata nel 2019 da un cliente, il quale si era rivolto al professionista per farsi assistere in un procedimento giudiziario - originato da un sinistro stradale che aveva causato la morte di un genitore - in cui aveva conferito al legale la "procura speciale" all'incasso delle eventuali somme riconosciute dalla compagnia assicurativa, da accreditarsi, in prima istanza, sul conto corrente intestato all'avvocato.
Non ricevendo più notizie dal legale sull'esito del procedimento, il cliente ha appreso successivamente che la compagnia assicurativa aveva provveduto a liquidare il sinistro e che l'avvocato aveva sottoscritto una quietanza di risarcimento e incassato direttamente la somma di 200 mila euro senza versarla ai legittimi beneficiari. Al fine di verificare se la condotta illecita fosse riconducibile ad un modus operandi del legale nella gestione dei sinistri stradali, le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, hanno avviato quindi articolate e più complesse indagini che hanno consentito di smascherare altre condotte analoghe, con cui l'avvocato, a fronte di risarcimenti assicurativi incassati con procura speciale, versava agli ignari clienti beneficiari un importo inferiore, appropriandosi indebitamente di ulteriori somme.
Ulteriori accertamenti svolti hanno fatto emergere la simulazione della separazione del professionista dal proprio coniuge, al fine di sottrarre fraudolentemente parte del patrimonio alle eventuali azioni esecutive da parte dei clienti truffati. All'esito delle attività investigative, i finanzieri hanno deferito l'avvocato all'Autorità Giudiziaria per i reati di truffa aggravata, appropriazione indebita, patrocinio infedele e falso, procedendo all'esecuzione del provvedimento di interdizione e di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato sui conti correnti nella disponibilità dell'indagato.