Bagni chimici, le proposte avanzate da Spazio civico
La nota del movimento di cittadinanza attiva
sabato 16 luglio 2022
11.50
Sempre in ottica propositiva e di miglioramento dei servizi offerti, il movimento Spazio civico ha voluto richiamare l'attenzione degli amministratori e della cittadinanza sull'impatto estetico che ha provocato l'installazione dei bagni chimici rossi-verdi-grigio-bianchi in plexiglass, aggiunti su tutta la litoranea: «Proponiamo di mutuare gli stessi principi che lo stesso Comune chiede alle occupazioni dehors, ovvero:
«Dal punto di vista economico, sono presenti diversi locali in pietra perfettamente integrati con la spiaggia, per i quali abbiamo sostenuto a suo tempo un costo per la realizzazione e l'intervento di muratura, salvo poi vederli chiusi e inutilizzati. Perché non recuperare questi locali e metterli a norma e a servizio dei cittadini? Si andrebbe a valorizzare l'investimento, migliorare la bellezza della spiaggia e completare i servizi offerti, creando altri spazi attrezzati con bagni e docce, quindi risparmiare sui canoni di noleggio dei bagni chimici dei prossimi anni» hanno sottolineato nella nota firmata da Cinzia Crichigno, Leonardo Di Leo, Vincenzo Arbore, Antonio Salerno, Lucia Monopoli, Pasquale Losciale, Claudia De Pace, Angelica Lopopolo e Leonardo Di Molfetta.
«Come a Salsello, la gestione dei servizi igienici potrebbe essere data in concessione onerosa a terzi, o meglio ancora si potrebbero utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza. Se si teme che questi locali possano essere usati in maniera impropria, allora si potrebbero ricorrere alla videosorveglianza o installare (mai fatto prima) porte o cancelli per mettere in sicurezza l'area. Siamo consci che per farlo occorra del tempo ma se c'è la volontà politica si può realizzare tutto, anche una spiaggia ex novo» hanno aggiunto.
Poi hanno concluso: «Sarebbe bello se, oltre a occuparsi della litoranea di ponente (vedasi spiagge zona Anfiteatro e per ultimo gli ulteriori "lavori straordinari" per 27 mila euro), si facesse anche qualche intervento importante nella più "sfortunata" zona di levante, riuscendo un giorno ad avere la bandiera blu (o anche la bandiera lilla) in queste spiagge meno "blasonate"».
- armonicità della struttura col contesto in cui viene installata (in quanto la stessa va a costituire anche arredo urbano);
- l'utilizzo di colori specifici a seconda della zona in cui ricade l'installazione, con predilezione di strutture in legno (come avviene per i chioschi) invece che in plastica.
«Dal punto di vista economico, sono presenti diversi locali in pietra perfettamente integrati con la spiaggia, per i quali abbiamo sostenuto a suo tempo un costo per la realizzazione e l'intervento di muratura, salvo poi vederli chiusi e inutilizzati. Perché non recuperare questi locali e metterli a norma e a servizio dei cittadini? Si andrebbe a valorizzare l'investimento, migliorare la bellezza della spiaggia e completare i servizi offerti, creando altri spazi attrezzati con bagni e docce, quindi risparmiare sui canoni di noleggio dei bagni chimici dei prossimi anni» hanno sottolineato nella nota firmata da Cinzia Crichigno, Leonardo Di Leo, Vincenzo Arbore, Antonio Salerno, Lucia Monopoli, Pasquale Losciale, Claudia De Pace, Angelica Lopopolo e Leonardo Di Molfetta.
«Come a Salsello, la gestione dei servizi igienici potrebbe essere data in concessione onerosa a terzi, o meglio ancora si potrebbero utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza. Se si teme che questi locali possano essere usati in maniera impropria, allora si potrebbero ricorrere alla videosorveglianza o installare (mai fatto prima) porte o cancelli per mettere in sicurezza l'area. Siamo consci che per farlo occorra del tempo ma se c'è la volontà politica si può realizzare tutto, anche una spiaggia ex novo» hanno aggiunto.
Poi hanno concluso: «Sarebbe bello se, oltre a occuparsi della litoranea di ponente (vedasi spiagge zona Anfiteatro e per ultimo gli ulteriori "lavori straordinari" per 27 mila euro), si facesse anche qualche intervento importante nella più "sfortunata" zona di levante, riuscendo un giorno ad avere la bandiera blu (o anche la bandiera lilla) in queste spiagge meno "blasonate"».