Ballottaggio, il Pci lascia libertà di scelta agli elettori

«In entrambi i contendenti non ravvisiamo pienamente quei requisiti di capacità, esperienza e autorevolezza di cui Bisceglie avrebbe bisogno»

giovedì 21 giugno 2018 7.41
A cura di Vito Troilo
Faranno un'opposizione «seria, attenta e senza pregiudizi, nell'interesse dell'intera collettività» i due prossimi consiglieri comunali espressione del Pci: l'ex primo cittadino Franco Napoletano, candidato sindaco per la settima volta su otto competizioni col nuovo sistema dell'elezione diretta in vigore dal 1993 e il 31enne avvocato Enrico Capurso, più suffragato nella lista civica "Il faro", nella quale hanno corso tutti gli esponenti della storica sezione di via Cialdini.

Il 20% circa dei consensi espressi nei confronti di Napoletano, escluso dal ballottaggio di domenica 24 giugno, costituiscono comunque, secondo il Pci «un ulteriore attestato di stima da parte dei nostri concittadini». Riguardo il faccia a faccia decisivo tra Angelantonio Angarano e Gianni Casella, la posizione ufficiale dei comunisti è chiara: «Non intendiamo schierarci con nessuno dei due contendenti ancora in corsa, perché in entrambi non ravvisiamo pienamente quei requisiti di capacità, esperienza e autorevolezza di cui Bisceglie avrebbe bisogno.

In una coalizione sono presenti soggetti che si rifanno all'antifascismo di Vincenzo Calace ma convivono con la destra più estrema; nell'altra si intravede una politica parolaia, priva di obiettivi concretamente raggiungibili. Lasciamo agli elettori piena libertà di scelta». Stupisce, fra le righe, la totale assenza di qualsiasi tipo di autocritica del Pci rispetto a un risultato eloquente che dovrebbe indurre a serie riflessioni e inevitabili prese d'atto. Sembra quasi che non sia accaduto nulla.