«Basta, la misura è colma dopo un anno di paziente attesa»
Uil scrive al Sindaco annunciando di aver avviato un percorso giudizario per il recupero di alcune somme dovute ai dipendenti comunali
venerdì 2 ottobre 2020
19.30
Dura nota della Uil all'indirizzo del Comune di Bisceglie e in particolare del Sindaco Angelantonio Angarano sulla vicenda delle risorse del fondo salario accessorio dei dipendenti dell'Ente.
«È ormai trascorso più di un anno dalla sottoscrizione di un protocollo che si poneva un obiettivo condiviso, o almeno così ci era sembrato, e cioè quello di porre rimedio ad una illegittimità che si era consumata nel corso degli anni a danno di tutto il personale dipendente del Comune di Bisceglie» ha spiegato Antonello Barnabà, segretario regionale Uil Fpl. «Un protocollo siglato in Prefettura che, anche grazie al lavoro ammirabile di mediazione del Prefetto, ci ha visti tutti impegnati per giorni e mesi attorno allo stesso tavolo per trovare una soluzione che non ricadesse, per il peso della sua portata, anche sulla tenuta delle casse dell'ente» ha aggiunto.
«Un atto di responsabilità che tutta la Rsu e i dipendenti hanno condiviso appieno nell'ottica di un piano temporale ben definito di risoluzione dell'intera vertenza con l'auspicio di una ripresa ordinata delle relazioni sindacali, orientate a politiche serie di incentivazione e valorizzazione del personale, tanto da poter suggellare la tanto annunciata svolta rispetto al passato.
Purtroppo, con grande rammarico possiamo solo constatare che ad oggi non solo non si è tenuto fede agli intenti ma soprattutto si sono disattesi gli accordi sia in termini temporali che concreti» ha denunciato.
«In quel protocollo sottoscritto dal Sindaco e dagli organi burocratici del Comune erano indicati a chiare lettere gli intenti di tutta l'amministrazione tesi a "salvaguardare i diritti dei lavoratori, quale risorsa imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi strategici della città". Abbiamo provato anche, in questi mesi, a stimolare con diverse iniziative, formali e non, sia l'apparato politico che burocratico al rispetto degli accordi che, è bene rammentare, prevedevano la restituzione al personale di quelle risorse indebitamente sottratte al fondo del salario accessorio dei dipendenti. Abbiamo pure compreso alcuni momenti di difficoltà politica e amministrativa e non ultimo anche il blocco delle attività, dovute al periodo più acuto dell'emergenza sanitaria, ma ormai non ci sono più alibi o giustificazioni di sorta: il 30 novembre 2019 è una data così lontana che non siamo più disponibili a concedere altre chances» ha sottolineato Barnabà.
«Tanto non siamo più disponibili che abbiamo scelto un'altra strada, una strada che prima di tutto rappresenta il fallimento di quella che doveva essere la buona politica. Non è più tempo di mediazione e abbiamo deciso di avviare il percorso legale e giudiziario, perché il personale dipendente si merita e ha pieno diritto a vedersi riconosciuto il mal tolto, tant'è che lo incontreremo il prossimo 9 ottobre in assemblea per condividerne il percorso» ha concluso il referente Uil.
«È ormai trascorso più di un anno dalla sottoscrizione di un protocollo che si poneva un obiettivo condiviso, o almeno così ci era sembrato, e cioè quello di porre rimedio ad una illegittimità che si era consumata nel corso degli anni a danno di tutto il personale dipendente del Comune di Bisceglie» ha spiegato Antonello Barnabà, segretario regionale Uil Fpl. «Un protocollo siglato in Prefettura che, anche grazie al lavoro ammirabile di mediazione del Prefetto, ci ha visti tutti impegnati per giorni e mesi attorno allo stesso tavolo per trovare una soluzione che non ricadesse, per il peso della sua portata, anche sulla tenuta delle casse dell'ente» ha aggiunto.
«Un atto di responsabilità che tutta la Rsu e i dipendenti hanno condiviso appieno nell'ottica di un piano temporale ben definito di risoluzione dell'intera vertenza con l'auspicio di una ripresa ordinata delle relazioni sindacali, orientate a politiche serie di incentivazione e valorizzazione del personale, tanto da poter suggellare la tanto annunciata svolta rispetto al passato.
Purtroppo, con grande rammarico possiamo solo constatare che ad oggi non solo non si è tenuto fede agli intenti ma soprattutto si sono disattesi gli accordi sia in termini temporali che concreti» ha denunciato.
«In quel protocollo sottoscritto dal Sindaco e dagli organi burocratici del Comune erano indicati a chiare lettere gli intenti di tutta l'amministrazione tesi a "salvaguardare i diritti dei lavoratori, quale risorsa imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi strategici della città". Abbiamo provato anche, in questi mesi, a stimolare con diverse iniziative, formali e non, sia l'apparato politico che burocratico al rispetto degli accordi che, è bene rammentare, prevedevano la restituzione al personale di quelle risorse indebitamente sottratte al fondo del salario accessorio dei dipendenti. Abbiamo pure compreso alcuni momenti di difficoltà politica e amministrativa e non ultimo anche il blocco delle attività, dovute al periodo più acuto dell'emergenza sanitaria, ma ormai non ci sono più alibi o giustificazioni di sorta: il 30 novembre 2019 è una data così lontana che non siamo più disponibili a concedere altre chances» ha sottolineato Barnabà.
«Tanto non siamo più disponibili che abbiamo scelto un'altra strada, una strada che prima di tutto rappresenta il fallimento di quella che doveva essere la buona politica. Non è più tempo di mediazione e abbiamo deciso di avviare il percorso legale e giudiziario, perché il personale dipendente si merita e ha pieno diritto a vedersi riconosciuto il mal tolto, tant'è che lo incontreremo il prossimo 9 ottobre in assemblea per condividerne il percorso» ha concluso il referente Uil.