Bellomo: «La Regione intervenga a sostegno dei porti turistici»
Il consigliere leghista chiede alla Giunta Emiliano provvedimenti concreti per supportare le attività diportistiche
lunedì 16 maggio 2022
16.00
«Il presidente Emiliano e la sua Giunta intervengano presso il Governo, ed in particolare i ministeri del turismo, delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e dell'economia e delle finanze, per sollecitare interventi in merito a promozione, investimenti, adeguamenti normativi e supporto fiscale in favore dei porti turistici e delle società di charter, rivolgendo inoltre apposita istanza di sensibilizzazione per la definitiva considerazione delle società di charter nautico come società di servizi turistici». È quanto dichiarato dal consigliere regionale Davide Bellomo, esponente della Lega, a margine della presentazione di una specifica mozione all'attenzione del governatore e degli assessori pugliesi. Un tema molto sensibile a Bisceglie, sede dell'unico porto turistico della Bat.
«L'Italia dispone di 285 porti e approdi turistici, con una dotazione di 162mila posti barca» ha aggiunto. «Una ricchezza straordinaria, che può rappresentare la base necessaria per rispondere ai nuovi trend di fruizione della vacanza, fortemente legati a forme di consumo esperenziali, al contatto con la natura, al turismo sostenibile, alla "sharing economy". Altri Paesi come la Croazia, dove nel settore del charter nautico sono attive ben 6000 imbarcazioni contro le 1000 operanti in Italia, hanno già intuito le enormi potenzialità da sfruttare e l'evidente indotto economico sulle destinazioni ad elevato numero di presenze.
La navigazione da diporto e il turismo nautico sono, e devono essere considerati, veri e propri segmenti turistici, porte di accesso dei territori e delle destinazioni, da associare a quelle forme di ricettività di "static charter" o "locazione all'ormeggio", già molto diffuse a livello internazionale e presenti anche in alcune realtà italiane, come l'albergo nautico diffuso, le house boat e il bed & boat».
Bellomo, capogruppo leghista in consiglio regionale, è convinto: «Promuovere queste attività, investire su di esse, agevolarle fiscalmente e dare loro chiara e condivisa regolamentazione, significa offrire alla Puglia una nuova opportunità di sviluppo, produrre una ricchezza che cammina sull'acqua. Senza evocare miracoli ma con la forza concreta e trainante delle idee»
«L'Italia dispone di 285 porti e approdi turistici, con una dotazione di 162mila posti barca» ha aggiunto. «Una ricchezza straordinaria, che può rappresentare la base necessaria per rispondere ai nuovi trend di fruizione della vacanza, fortemente legati a forme di consumo esperenziali, al contatto con la natura, al turismo sostenibile, alla "sharing economy". Altri Paesi come la Croazia, dove nel settore del charter nautico sono attive ben 6000 imbarcazioni contro le 1000 operanti in Italia, hanno già intuito le enormi potenzialità da sfruttare e l'evidente indotto economico sulle destinazioni ad elevato numero di presenze.
La navigazione da diporto e il turismo nautico sono, e devono essere considerati, veri e propri segmenti turistici, porte di accesso dei territori e delle destinazioni, da associare a quelle forme di ricettività di "static charter" o "locazione all'ormeggio", già molto diffuse a livello internazionale e presenti anche in alcune realtà italiane, come l'albergo nautico diffuso, le house boat e il bed & boat».
Bellomo, capogruppo leghista in consiglio regionale, è convinto: «Promuovere queste attività, investire su di esse, agevolarle fiscalmente e dare loro chiara e condivisa regolamentazione, significa offrire alla Puglia una nuova opportunità di sviluppo, produrre una ricchezza che cammina sull'acqua. Senza evocare miracoli ma con la forza concreta e trainante delle idee»