Bisceglie 5 Stelle: «La sicurezza pubblica passa per le piste ciclabili»
Gli attivisti esortano l'amministrazione comunale a partecipare un bando regionale da 12 milioni di euro
giovedì 6 luglio 2017
13.27
La sicurezza passa per le piste ciclabili. Ne sono convinti gli attivisti del gruppo Bisceglie 5 Stelle, che hanno rivolto, attraverso una nota, l'invito all'amministrazione comunale a partecipare a un bando della regione Puglia inerente interventi su percorsi ciclabili e ciclopedonali.
«Cittadini biscegliesi, non possiamo più restare alla finestra! È arrivato il momento di agire, di mettere i puntini sulle "i"! L'innovazione viaggia alla velocità della luce e occorre stare al passo coi tempi; La mobilità sostenibile, una vera e propria rivoluzione culturale, ha delle regole ben precise da rispettare, prima fra tutte la sicurezza! Pensare che questa rivoluzione coinvolgerà il futuro dei nostri figli deve farci riflettere su come gestire al meglio la riqualificazione urbana!» sostengono gli esponenti del Meet up, ritenendo il finanziamento messo a disposizione dalla regione Puglia, di circa 12 milioni di euro, «un'occasione da non perdere, un tesoretto che potrebbe entrare nelle casse del comune di Bisceglie».
Bisceglie 5 Stelle ritiene che «le piste ciclabili dovrebbero essere interamente collegate in rete, in continuità fra loro e su ogni singolo percorso. Protette in modo da ridurre al minimo i rischi derivanti da invasioni da parte di mezzi a motore e possibili collisioni. Garantite da una viabilità sostenibile, che non si allaghino quando piove e che non si prestino come aree di sosta. Un concetto di viabilità ciclabile che noi riteniamo sinonimo di eco-sostenibilità, rispetto per l'ambiente e per se stessi.
A Bisceglie oltre ad essere discontinue, le piste sono in pessime condizioni e si concentrano in tutte le zone periferiche della città, risultando poco funzionali per gli spostamenti quotidiani (esempi: casa-lavoro, casa-scuola).
La realizzazione di questi percorsi richiede un'attenta progettazione e valutando tutti gli aspetti del caso, ragion per cui il Meetup "Bisceglie 5 Stelle" ha presentato istanza formale all'amministrazione per poter partecipare al bando regionale che è di prossima scadenza». Toccherà all'amministrazione comunale decidere se cogliere o meno il suggerimento degli attivisti.
«Cittadini biscegliesi, non possiamo più restare alla finestra! È arrivato il momento di agire, di mettere i puntini sulle "i"! L'innovazione viaggia alla velocità della luce e occorre stare al passo coi tempi; La mobilità sostenibile, una vera e propria rivoluzione culturale, ha delle regole ben precise da rispettare, prima fra tutte la sicurezza! Pensare che questa rivoluzione coinvolgerà il futuro dei nostri figli deve farci riflettere su come gestire al meglio la riqualificazione urbana!» sostengono gli esponenti del Meet up, ritenendo il finanziamento messo a disposizione dalla regione Puglia, di circa 12 milioni di euro, «un'occasione da non perdere, un tesoretto che potrebbe entrare nelle casse del comune di Bisceglie».
Bisceglie 5 Stelle ritiene che «le piste ciclabili dovrebbero essere interamente collegate in rete, in continuità fra loro e su ogni singolo percorso. Protette in modo da ridurre al minimo i rischi derivanti da invasioni da parte di mezzi a motore e possibili collisioni. Garantite da una viabilità sostenibile, che non si allaghino quando piove e che non si prestino come aree di sosta. Un concetto di viabilità ciclabile che noi riteniamo sinonimo di eco-sostenibilità, rispetto per l'ambiente e per se stessi.
A Bisceglie oltre ad essere discontinue, le piste sono in pessime condizioni e si concentrano in tutte le zone periferiche della città, risultando poco funzionali per gli spostamenti quotidiani (esempi: casa-lavoro, casa-scuola).
La realizzazione di questi percorsi richiede un'attenta progettazione e valutando tutti gli aspetti del caso, ragion per cui il Meetup "Bisceglie 5 Stelle" ha presentato istanza formale all'amministrazione per poter partecipare al bando regionale che è di prossima scadenza». Toccherà all'amministrazione comunale decidere se cogliere o meno il suggerimento degli attivisti.