Bisceglie con tutta l'Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi
Zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio
venerdì 18 dicembre 2020
21.45
Il territorio della città di Bisceglie, come l'Italia intera, sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei gioni feriali per il periodo compreso dal 24 dicembre al 6 gennaio. Lo ha annunciato il presidente del consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa nella serata di venerdì 18 dicembre.
Nel dettaglio, le giornate "arancioni" saranno il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Tutte le altre saranno "rosse". Resteranno consentiti gli spostamenti per ragioni di lavoro, salute o necessità.
Nei giorni rossi sarà possibile ricevere al massimo due persone non conviventi dalle 5 alle 22, che potranno portare con sé i figli minori di 14 anni. Le persone con disabilità e convinventi non autosufficienti non rientrano in alcun conteggio.
Negozi, centri estestici, bar e ristoranti saranno chiusi con possibilità di asporto o servizio a domicilio mentre rimarranno aperti supermercati, negozi di alimentar,i edicole, tabaccherie, farmacie, lavanderie e parrucchieri.
Le chiese resteranno aperte fino alle ore 22.
Nei giorni arancioni saranno consentiti spostamenti all'interno del proprio Comune mentre dai piccoli Comuni (inferiori ai 5000 abitanti) per un raggio di 30 km senza potersi però recare nei capoluoghi di Provincia. Chiusi bar e ristoranti ma saranno consentiti l'asporto e il domicilio. Negozi aperti fino alle 21.
«La situazione resta difficile in tutta Europa. Il virus continua a circolare dappertutto» ha spiegato il capo del Governo. «Il Comitato tecnico scientifico ci ha fatto pervenire un verbale nel quale ha espresso forte preoccupazione per la diffusa voglia di convivialità e socialità - peraltro comprensibile - in questo periodo. Dobbiamo intervenire, ed è una decisione sofferta, per affrontare le festività in modo da cautelarci meglio in vista della ripresa più generale delle attività nel mese di gennaio» ha aggiunto, illustrando i contenuti di quanto stabilito dall'esecutivo.
Sarà inoltre vietato ogni spostamento fra regioni dal 21 al 6 gennaio compreso, tranne naturalmente che per ragioni di lavoro, salute o necessità.
«Siamo al fianco delle attività coinvolte dalle restrizioni e per questo abbiamo pensato a nuovi aiuti economici da erogare in modo veloce. Disponiamo un immediato ristoro in favore di ristoranti e bar che riceveranno il 100% di quanto già ricevuto sulla base del decreto rilancio, mentre per le altre attività sono previste misure ad hoc in gennaio» ha puntualizzato Conte.
Nel dettaglio, le giornate "arancioni" saranno il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Tutte le altre saranno "rosse". Resteranno consentiti gli spostamenti per ragioni di lavoro, salute o necessità.
Nei giorni rossi sarà possibile ricevere al massimo due persone non conviventi dalle 5 alle 22, che potranno portare con sé i figli minori di 14 anni. Le persone con disabilità e convinventi non autosufficienti non rientrano in alcun conteggio.
Negozi, centri estestici, bar e ristoranti saranno chiusi con possibilità di asporto o servizio a domicilio mentre rimarranno aperti supermercati, negozi di alimentar,i edicole, tabaccherie, farmacie, lavanderie e parrucchieri.
Le chiese resteranno aperte fino alle ore 22.
Nei giorni arancioni saranno consentiti spostamenti all'interno del proprio Comune mentre dai piccoli Comuni (inferiori ai 5000 abitanti) per un raggio di 30 km senza potersi però recare nei capoluoghi di Provincia. Chiusi bar e ristoranti ma saranno consentiti l'asporto e il domicilio. Negozi aperti fino alle 21.
«La situazione resta difficile in tutta Europa. Il virus continua a circolare dappertutto» ha spiegato il capo del Governo. «Il Comitato tecnico scientifico ci ha fatto pervenire un verbale nel quale ha espresso forte preoccupazione per la diffusa voglia di convivialità e socialità - peraltro comprensibile - in questo periodo. Dobbiamo intervenire, ed è una decisione sofferta, per affrontare le festività in modo da cautelarci meglio in vista della ripresa più generale delle attività nel mese di gennaio» ha aggiunto, illustrando i contenuti di quanto stabilito dall'esecutivo.
Sarà inoltre vietato ogni spostamento fra regioni dal 21 al 6 gennaio compreso, tranne naturalmente che per ragioni di lavoro, salute o necessità.
«Siamo al fianco delle attività coinvolte dalle restrizioni e per questo abbiamo pensato a nuovi aiuti economici da erogare in modo veloce. Disponiamo un immediato ristoro in favore di ristoranti e bar che riceveranno il 100% di quanto già ricevuto sulla base del decreto rilancio, mentre per le altre attività sono previste misure ad hoc in gennaio» ha puntualizzato Conte.