Bisceglie sportiva: «Quattro assessori allo sport in cinque anni: come si può programmare così?»
«Le associazioni sono abbandonate al loro destino, alcune strutture sono danneggiate se non chiuse. È il chiaro sintomo di una disattenzione verso lo sport»
martedì 31 gennaio 2023
13.48
«A pochi mesi dalla fine del mandato crea sconcerto in città e tra le associazioni l'ennesimo cambio di assessore allo sport. Prima Vittoria Sasso, poi Loredana Acquaviva: ora, con la defenestrazione di Maria Lorusso e la nomina di Italo Innocenti, sono cambiati ben 4 assessori allo sport in 5 anni! Come si può fare associazionismo sportivo senza programmazione comunale?». È quanto rimarcato in una nota del movimento civico "Bisceglie sportiva".
«Ogni assessore allo sport ha introdotto le sue prassi, le sue idee nella gestione delle strutture sportive comunali, nei criteri per l'utilizzo dei campi comunali, nel modo di concepire il sostegno pubblico allo sport, ai giovani e alle associazioni sportive. Eravamo abituati - con le precedenti amministrazioni - alle associazioni sportive convenzionate e pagate dal Comune con importanti somme per gestire e organizzare le strutture comunali biscegliesi. Ora le associazioni sono abbandonate al loro destino non essendoci convenzioni vigenti e, addirittura, alcune importanti strutture cittadine sono abbandonate, danneggiate e chiuse» hanno osservato Gerry Anellino e Dario Galantino, referenti di "Bisceglie sportiva".
«Il via vai degli assessori al ramo rappresenta il chiaro sintomo di una disattenzione amministrativa verso lo sport, considerato evidentemente un settore amministrativo non importante. Nei prossimi anni dovranno riproporsi modelli che diano certezze e legalità alla gestione delle strutture sportive con sostegni economici importanti nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza. La politica non può strumentalizzare lo sport che è basato su sani principi».
«Ogni assessore allo sport ha introdotto le sue prassi, le sue idee nella gestione delle strutture sportive comunali, nei criteri per l'utilizzo dei campi comunali, nel modo di concepire il sostegno pubblico allo sport, ai giovani e alle associazioni sportive. Eravamo abituati - con le precedenti amministrazioni - alle associazioni sportive convenzionate e pagate dal Comune con importanti somme per gestire e organizzare le strutture comunali biscegliesi. Ora le associazioni sono abbandonate al loro destino non essendoci convenzioni vigenti e, addirittura, alcune importanti strutture cittadine sono abbandonate, danneggiate e chiuse» hanno osservato Gerry Anellino e Dario Galantino, referenti di "Bisceglie sportiva".
«Il via vai degli assessori al ramo rappresenta il chiaro sintomo di una disattenzione amministrativa verso lo sport, considerato evidentemente un settore amministrativo non importante. Nei prossimi anni dovranno riproporsi modelli che diano certezze e legalità alla gestione delle strutture sportive con sostegni economici importanti nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza. La politica non può strumentalizzare lo sport che è basato su sani principi».