Bisceglie Svolta si presenta e mette subito in chiaro: «Basta con l'uomo solo al comando»
Partecipazione e inclusione fra gli obiettivi del movimento civico
mercoledì 15 novembre 2017
16.57
Cambiare il modo di pensare l'amministrazione della città. Bisceglie Svolta ha le idee molto chiare: non c'è alcun bisogno dell'uomo solo al comando che prenda decisioni per tutti.
Il movimento civico ha presentato, martedì 14 novembre, gli obiettivi a breve e medio termine nel corso di un incontro che si è tenuto presso il Copa Pan, location scelta di proposito per rimarcare il carattere tutt'altro che formale delle idee esposte all'attento pubblico di simpatizzanti e cittadini che si sono recentemente avvicinati al gruppo il cui riferimento è Angelantonio Angarano. «Bisceglie Svolta nasce perché non si può più concentrare il potere decisionale riguardo i processi e le prospettive di sviluppo di una città di 55 mila abitanti su una singola persona. In questi ultimi anni gli assessori e i consiglieri di maggioranza non hanno mai avuto alcuna possibilità di esprimersi» ha affermato l'ex capogruppo del Partito Democratico nella massima assise cittadina.
Democrazia partecipata e ricambio generazionale: concetti che Bisceglie Svolta enuncia e declina concretamente. «Tutti i candidati e le candidate nelle nostre liste affronteranno un percorso di formazione che sarà continuativo nel tempo» ha sottolineato Angelantonio Angarano, aggiungendo: «Per concorrere in un'elezione amministrativa è necessaria la consapevolezza dei compiti e delle competenze di un consigliere comunale, degli assessori, del sindaco». La partecipazione dei cittadini sarà fondamentale per la costruzione del programma amministrativo: «I biscegliesi saranno informati in modo semplice e capillare e contribuiranno in modo decisivo e incisivo alla stesura del nostro nuovo progetto di città» ha spiegato Angarano, evidenziando che il dialogo coi cittadini proseguirà anche dopo le comunali: «Il nostro impegno civico resterà costante. Bisceglie può fare a meno delle liste di condominio create per l'appuntamento elettorale e poi puntualmente scomparse».
Conseguenziale, quasi inevitabile, la scelta forte di introdurre un codice etico, «che tutti i nostri candidati e le nostre candidate dovranno sottoscrivere». Passaggio obbligato sul suo passato di lacci e lacciuoli all'interno di un Pd "invaso" tramite tesseramento on line da sindaco, giunta e consiglieri comunali di maggioranza: «La decadenza? Un'offesa nei confronti dell'elettorato, il gigantesco segnale di debolezza di una classe dirigente che ha pensato esclusivamente alla conservazione del potere».
Bisceglie Svolta opportunità per mantenersi coerente: così Roberta Rigante ha sintetizzato, nel suo intervento, le ragioni che l'hanno convinta all'adesione al nuovo gruppo. «Sono rimasta me stessa, perché non avevo alcuna intenzione di disconoscere tutto il lavoro svolto in questi anni per migliorare, seppure dai banchi dell'opposizione, la nostra città» ha dichiarato l'ex segretario cittadino del Partito Democratico.
Schietto e diretto come sempre, Pierpaolo Pedone ha illustrato i motivi del suo passaggio all'opposizione: «Per me è stato facile e naturale, perché in quel gruppo mai veramente unito di maggioranza le regole della partecipazione democratica erano venute meno. Non si poteva dissentire: quando mi è stato chiaro non ho perso un solo secondo in più e me ne sono andato sbattendo la porta, per una questione di dignità personale».
«I nostri interlocutori privilegiati saranno quei consiglieri di minoranza con cui abbiamo condiviso il percorso recente di opposizione all'amministrazione comunale in uscita» ha risposto Angelantonio Angarano a precisa domanda sulle possibili convergenze e sinergie con altri soggetti civici. «Sicurezza, ambiente e sviluppo economico saranno i temi portanti della nostra azione, su cui siamo pronti a dialogare con loro per costruire una coalizione forte con un candidato sindaco in grado di garantire e rappresentare queste istanze e la formulazione di un programma condiviso, nel superiore interesse del bene di Bisceglie». Un'apertura mentale coraggiosa, una netta svolta rispetto all'idea dell'uomo solo al comando.
Il movimento civico ha presentato, martedì 14 novembre, gli obiettivi a breve e medio termine nel corso di un incontro che si è tenuto presso il Copa Pan, location scelta di proposito per rimarcare il carattere tutt'altro che formale delle idee esposte all'attento pubblico di simpatizzanti e cittadini che si sono recentemente avvicinati al gruppo il cui riferimento è Angelantonio Angarano. «Bisceglie Svolta nasce perché non si può più concentrare il potere decisionale riguardo i processi e le prospettive di sviluppo di una città di 55 mila abitanti su una singola persona. In questi ultimi anni gli assessori e i consiglieri di maggioranza non hanno mai avuto alcuna possibilità di esprimersi» ha affermato l'ex capogruppo del Partito Democratico nella massima assise cittadina.
Democrazia partecipata e ricambio generazionale: concetti che Bisceglie Svolta enuncia e declina concretamente. «Tutti i candidati e le candidate nelle nostre liste affronteranno un percorso di formazione che sarà continuativo nel tempo» ha sottolineato Angelantonio Angarano, aggiungendo: «Per concorrere in un'elezione amministrativa è necessaria la consapevolezza dei compiti e delle competenze di un consigliere comunale, degli assessori, del sindaco». La partecipazione dei cittadini sarà fondamentale per la costruzione del programma amministrativo: «I biscegliesi saranno informati in modo semplice e capillare e contribuiranno in modo decisivo e incisivo alla stesura del nostro nuovo progetto di città» ha spiegato Angarano, evidenziando che il dialogo coi cittadini proseguirà anche dopo le comunali: «Il nostro impegno civico resterà costante. Bisceglie può fare a meno delle liste di condominio create per l'appuntamento elettorale e poi puntualmente scomparse».
Conseguenziale, quasi inevitabile, la scelta forte di introdurre un codice etico, «che tutti i nostri candidati e le nostre candidate dovranno sottoscrivere». Passaggio obbligato sul suo passato di lacci e lacciuoli all'interno di un Pd "invaso" tramite tesseramento on line da sindaco, giunta e consiglieri comunali di maggioranza: «La decadenza? Un'offesa nei confronti dell'elettorato, il gigantesco segnale di debolezza di una classe dirigente che ha pensato esclusivamente alla conservazione del potere».
Bisceglie Svolta opportunità per mantenersi coerente: così Roberta Rigante ha sintetizzato, nel suo intervento, le ragioni che l'hanno convinta all'adesione al nuovo gruppo. «Sono rimasta me stessa, perché non avevo alcuna intenzione di disconoscere tutto il lavoro svolto in questi anni per migliorare, seppure dai banchi dell'opposizione, la nostra città» ha dichiarato l'ex segretario cittadino del Partito Democratico.
Schietto e diretto come sempre, Pierpaolo Pedone ha illustrato i motivi del suo passaggio all'opposizione: «Per me è stato facile e naturale, perché in quel gruppo mai veramente unito di maggioranza le regole della partecipazione democratica erano venute meno. Non si poteva dissentire: quando mi è stato chiaro non ho perso un solo secondo in più e me ne sono andato sbattendo la porta, per una questione di dignità personale».
«I nostri interlocutori privilegiati saranno quei consiglieri di minoranza con cui abbiamo condiviso il percorso recente di opposizione all'amministrazione comunale in uscita» ha risposto Angelantonio Angarano a precisa domanda sulle possibili convergenze e sinergie con altri soggetti civici. «Sicurezza, ambiente e sviluppo economico saranno i temi portanti della nostra azione, su cui siamo pronti a dialogare con loro per costruire una coalizione forte con un candidato sindaco in grado di garantire e rappresentare queste istanze e la formulazione di un programma condiviso, nel superiore interesse del bene di Bisceglie». Un'apertura mentale coraggiosa, una netta svolta rispetto all'idea dell'uomo solo al comando.