Boccia all'assemblea Anci: «Ridurre le disuguaglianze»
Il ministro per gli affari regionali: «Le parole del presidente Mattarella stella polare per tutti»
mercoledì 20 novembre 2019
14.14
«Le parole pronunciate qui martedì, all'assemblea Anci, dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, devono rappresentare la stella polare per riordinare i rapporti tra i diversi livelli istituzionali di governo. Dai comuni alle Città metropolitane e alle province, dalle regioni al governo nazionale, il comune denominatore deve essere la lotta senza quartiere alle disuguaglianze e il rafforzamento dell'integrazione europea». Lo ha sottolineato il biscegliese Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e alle autonomie, nel corso del suo intervento alla 36ª assemblea dell'associazione nazionale comuni d'Italia in corso ad Arezzo.
«Noi, quelli della mia generazione, siamo nati italiani e diventati europei, eravamo analogici e siamo diventati immigrati digitali; i nostri figli sono nati europei, figli della società digitale e saranno orgogliosi di essere italiani non solo per i nostri racconti, ma se i luoghi nei quali sono nati e cresciuti avranno tutti le stesse opportunità sociali, infrastrutturali, tecnologiche e nei servizi. E non possiamo pensare che tocchi ai sindaci con le loro sole forze garantire le stesse opportunità. La legge quadro sull'autonomia segue proprio questa filosofia e chiederemo a tutti i livelli istituzionali un'assunzione di responsabilità» ha concluso Boccia.
«Noi, quelli della mia generazione, siamo nati italiani e diventati europei, eravamo analogici e siamo diventati immigrati digitali; i nostri figli sono nati europei, figli della società digitale e saranno orgogliosi di essere italiani non solo per i nostri racconti, ma se i luoghi nei quali sono nati e cresciuti avranno tutti le stesse opportunità sociali, infrastrutturali, tecnologiche e nei servizi. E non possiamo pensare che tocchi ai sindaci con le loro sole forze garantire le stesse opportunità. La legge quadro sull'autonomia segue proprio questa filosofia e chiederemo a tutti i livelli istituzionali un'assunzione di responsabilità» ha concluso Boccia.