Boccia: «Grande fiducia nella generazione digitale»

Il ministro: «Garantiamo ai giovani diritti, non solo debiti»

venerdì 12 giugno 2020 12.53
L'emergenza epidemiologica, con ogni probabilità, potrebbe incidere sul rinvio al 2021 della prossima edizione della maratona DigithON ma Francesco Boccia, promotore dell'iniziativa prima ancora di diventare ministro per gli affari regionali e le autonomie, non rinuncia certo alla spiccata propensione per il digitale.

«Ho grande fiducia nei ragazzi e nella generazione digitale; è cresciuta raccogliendo migliaia di informazioni e sanno riordinarle molto più di quanto non fossimo capaci noi in passato; informazioni che vanno rielaborate tenendo bene a mente principi e valori ben saldi. Principi universali non negoziabili: come il lavoro, il diritto alla salute, la difesa dell'ambiente, scuola e giustizia sociale» ha spiegato nel corso di un confronto in videoconferenza con alcuni studenti dei licei scientifici "Banzi Bazoli" di Lecce e "Vecchi" di Trani.

«Le nostre generazioni, quelle dei vostri genitori, non possono lasciare a voi ragazzi che fate la maturità, in piena società digitale e dopo la drammatica emergenza sanitaria Covid-19, soltanto nuovi debiti da pagare nei prossimi decenni. Abbiamo il dovere di modernizzare il Paese per renderlo adeguato al vostro potenziale e alle vostre speranze. Ci sono diritti non negoziabili, gli stessi che con grande fatica hanno conquistato i nostri nonni nel dopoguerra, che vanno garantiti a tutti voi» ha sottolineato, rivolgendosi ai ragazzi.

«Il Coronavirus ci ha messo alla prova sulla salute ma anche sull'impatto che il lockdown ha avuto sulla scuola e grazie ai vostri insegnanti e alle famiglie siete stati eccezionali nell'arrivare alla maturità con questa passione. Il diritto alla salute va garantito sempre, a chiunque, a prescindere da ceto e censo, il diritto alla cura non può dipendere da una carta di credito; il lavoro moderno, che utilizza la tecnologia ma che tutela i diritti delle imprese e dei lavoratori, anche quelli spesso invisibili; la scuola, anche digitale, che rimane il fulcro della società, luogo di aggregazione, integrazione e socialità, una nuova socialità; l'ambiente, voi ragazzi dovete pretendere la transizione energetica verso una modello di produzione green, sostenibile, che non inquina e rispetta l'ambiente» ha ricordato il ministro.

«Col digitale, per ciascuno di noi crescono a dismisura le possibilità e le opportunità ma aumentano anche le distorsioni e spetta alla scuola, alle famiglie, allo Stato, in ogni sua articolazione sul territorio, distinguerle con nettezza per rimuoverle» ha concluso Boccia.