Boccia: «Possiamo unire la sinistra e le piazze»
Il ministro: «Non possiamo consentire a nessuno di danneggiare il paese con l'irresponsabilità»
lunedì 23 dicembre 2019
«La porta del Partito Democratico è apertissima, non è mai stata così aperta come oggi grazie a Zingaretti e alla voglia di costruire un grande fronte comune progressista». Lo ha affermato il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia.
«Aiutateci a rafforzarlo, immettendo le straordinarie energie che nel paese e nelle piazze chiedono un mondo più equo e più giusto. È il paese che ha nel lavoro, nella scuola e nell'ambiente i pilastri della società. Bisogna avere il coraggio di aprirsi e di chiedere a tutti gli altri di entrarci,di aiutarci a migliorarlo, a rafforzarlo, a farlo diventare il partito di tutti i progressisti e riformisti italiani» ha aggiunto.
«E lo dico ai tanti che a sinistra, si sono spesso divisi: il Pd può consentire a tutti di stare insieme, si può fare politica tutti insieme e alla vigilia degli anni venti è un dovere costruire un fronte ampio alternativo a nazionalisti che minano le fondamenta dell'Europa e propongono una società di fili spinati, dazi e rabbia» ha evidenziato il biscegliese.
«Se riusciremo a trasmettere la nostra visione e disponibilità agli italiani, dipenderà anche da come governiamo il Paese. Voglio dirlo ai compagni di partito di casa mia: noi non dobbiamo governare a tutti i costi. Dobbiamo farlo solo se da sinistra riusciamo a cambiare in meglio la società.
Lo stiamo spiegando chiaramente al Movimento 5 Stelle e a Italia Viva. Con Leu non c'è alcun problema perché la visione è simile.
Il Pd, alla fine, si sta mettendo sulle spalle le responsabilità di tutti. Tutti i temi rilevanti che vedete sui giornali da tre mesi, sono i temi su cui avevano rotto duramente 5 Stelle e Lega e avevano portato il paese nel caos. Dal fondo Salvastati in Europa, alla manovra ereditata con il conto lasciato da Salvini di 23 miliardi di Iva, dall'autonomia che aveva portato al tutti contro tutti, alla giustizia le cui norme sulla prescrizione sono state votate da Salvini che oggi le rinnega; e tocca ancora al Pd trovare una soluzione con Andrea Orlando per raccordare la riforma del processo penale con i problemi che deriverebbero da norme bandiera approvate dallo scorso governo.
La responsabilità di un grande partito è assicurare al paese certezze, indicare orizzonti e dare risposte immediate ai bisogni; non trascinarsi in baruffe quotidiane che forse interessano solo una classe politica che tenta di sopravvivere alla propria mediocrità. In questi circoli straordinari che continuiamo ad aprire, noi non possiamo consentire a nessuno di danneggiare il paese con l'irresponsabilità» ha concluso Francesco Boccia.
«Aiutateci a rafforzarlo, immettendo le straordinarie energie che nel paese e nelle piazze chiedono un mondo più equo e più giusto. È il paese che ha nel lavoro, nella scuola e nell'ambiente i pilastri della società. Bisogna avere il coraggio di aprirsi e di chiedere a tutti gli altri di entrarci,di aiutarci a migliorarlo, a rafforzarlo, a farlo diventare il partito di tutti i progressisti e riformisti italiani» ha aggiunto.
«E lo dico ai tanti che a sinistra, si sono spesso divisi: il Pd può consentire a tutti di stare insieme, si può fare politica tutti insieme e alla vigilia degli anni venti è un dovere costruire un fronte ampio alternativo a nazionalisti che minano le fondamenta dell'Europa e propongono una società di fili spinati, dazi e rabbia» ha evidenziato il biscegliese.
«Se riusciremo a trasmettere la nostra visione e disponibilità agli italiani, dipenderà anche da come governiamo il Paese. Voglio dirlo ai compagni di partito di casa mia: noi non dobbiamo governare a tutti i costi. Dobbiamo farlo solo se da sinistra riusciamo a cambiare in meglio la società.
Lo stiamo spiegando chiaramente al Movimento 5 Stelle e a Italia Viva. Con Leu non c'è alcun problema perché la visione è simile.
Il Pd, alla fine, si sta mettendo sulle spalle le responsabilità di tutti. Tutti i temi rilevanti che vedete sui giornali da tre mesi, sono i temi su cui avevano rotto duramente 5 Stelle e Lega e avevano portato il paese nel caos. Dal fondo Salvastati in Europa, alla manovra ereditata con il conto lasciato da Salvini di 23 miliardi di Iva, dall'autonomia che aveva portato al tutti contro tutti, alla giustizia le cui norme sulla prescrizione sono state votate da Salvini che oggi le rinnega; e tocca ancora al Pd trovare una soluzione con Andrea Orlando per raccordare la riforma del processo penale con i problemi che deriverebbero da norme bandiera approvate dallo scorso governo.
La responsabilità di un grande partito è assicurare al paese certezze, indicare orizzonti e dare risposte immediate ai bisogni; non trascinarsi in baruffe quotidiane che forse interessano solo una classe politica che tenta di sopravvivere alla propria mediocrità. In questi circoli straordinari che continuiamo ad aprire, noi non possiamo consentire a nessuno di danneggiare il paese con l'irresponsabilità» ha concluso Francesco Boccia.