Boccia: «Totalmente contrario alla chiusura del punto nascita di Bisceglie»
Il parlamentare dem: «Decisione inaccettabile, chiedere spiegazioni al ministero e alla regione. Mi auguro la più ampia unità politica sul territorio»
giovedì 4 luglio 2019
22.07
«Il provvedimento disposto dal ministero della salute che prevede la chiusura del punto nascita dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie mi trova totalmente in disaccordo». Questa la reazione a caldo di Francesco Boccia alla notizia diffusa da BisceglieViva nel tardo pomeriggio di giovedì 4 luglio.
«Porterò la vicenda in Parlamento e chiederò spiegazioni alla ministra Grillo. È una decisione inaccettabile che dovrà necessariamente essere modificata uscendo inevitabilmente dal piano operativo» ha aggiunto il parlamentare del Partito Democratico.
«Ci sono centinaia di ospedali che non raggiungono le mille nascite ma non per questo hanno subito la cancellazione del punto nascita. È un problema di numeri? Da persona che vive ogni giorno immersa nei numeri pretenderò di capire tutti ma proprio tutti i dati e le cifre e, sono sicuro, che scopriremo insieme numerose incongruenze» ha sottolineato il deputato.
«Il nodo non è un numero freddo e spesso analizzato da persone che da Roma non hanno mai visto dal vivo un ospedale pubblico, ma la qualità del servizio e la congruenza complessiva. Chiederò spiegazioni al ministero della salute e alla regione. Su un tema così delicato mi auguro ci possa essere sul territorio la più ampia unità politica» ha concluso l'esponente dem ed economista.
«Porterò la vicenda in Parlamento e chiederò spiegazioni alla ministra Grillo. È una decisione inaccettabile che dovrà necessariamente essere modificata uscendo inevitabilmente dal piano operativo» ha aggiunto il parlamentare del Partito Democratico.
«Ci sono centinaia di ospedali che non raggiungono le mille nascite ma non per questo hanno subito la cancellazione del punto nascita. È un problema di numeri? Da persona che vive ogni giorno immersa nei numeri pretenderò di capire tutti ma proprio tutti i dati e le cifre e, sono sicuro, che scopriremo insieme numerose incongruenze» ha sottolineato il deputato.
«Il nodo non è un numero freddo e spesso analizzato da persone che da Roma non hanno mai visto dal vivo un ospedale pubblico, ma la qualità del servizio e la congruenza complessiva. Chiederò spiegazioni al ministero della salute e alla regione. Su un tema così delicato mi auguro ci possa essere sul territorio la più ampia unità politica» ha concluso l'esponente dem ed economista.