Bufera assenteismo sull'ospedale di Molfetta: 30 indagati, in 12 agli arresti
Coinvolti dirigenti medici, personale paramedico e impiegati
lunedì 8 luglio 2019
10.05
È destinato inevitabilmente a far discutere, specie alla luce dell'altissima attenzione sulle ripercussioni del piano di riordino ospedaliero presentato dalla regione Puglia e approvato dal ministero della salute, quanto emerso nella mattinata di lunedì 8 luglio.
La Guardia di Finanza ha posto sotto indagine 30 persone tra dirigenti medici, personale paramedico, impiegati amministrativi, tecnici manutentori dell'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta oltre che un soggetto esterno all'Asl Bari. Le accuse, a vario titolo, spaziano dalla truffa aggravata ai danni di ente pubblico alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, dall'abuso d'ufficio al peculato.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, i dipendenti, pur timbrando il cartellino d'ingresso, sarebbe risultati assenti durante l'orario di lavoro nel nosocomio molfettese. I finanzieri, al termine di complesse e articolate indagini, avrebbero scoperto un sistema di fraudolenta solidarietà per timbrare il cartellino e assentarsi dal lavoro durante l'orario di servizio.
Convocata per le 11:00 una conferenza stampa negli uffici della Procura della Repubblica di Trani, durante la quale saranno diffusi ulteriori dettagli in merito al caso che ha suscitato commenti, soprattutto a Bisceglie, in una fase di fortissime tensioni a seguito della decisione - contestatissima - di non concedere al "Vittorio Emanuele II" lo status di ospedale di primo livello e soprattutto di chiudere il punto nascita col reparto di ostetricia e ginecologia.
La Guardia di Finanza ha posto sotto indagine 30 persone tra dirigenti medici, personale paramedico, impiegati amministrativi, tecnici manutentori dell'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta oltre che un soggetto esterno all'Asl Bari. Le accuse, a vario titolo, spaziano dalla truffa aggravata ai danni di ente pubblico alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, dall'abuso d'ufficio al peculato.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, i dipendenti, pur timbrando il cartellino d'ingresso, sarebbe risultati assenti durante l'orario di lavoro nel nosocomio molfettese. I finanzieri, al termine di complesse e articolate indagini, avrebbero scoperto un sistema di fraudolenta solidarietà per timbrare il cartellino e assentarsi dal lavoro durante l'orario di servizio.
Convocata per le 11:00 una conferenza stampa negli uffici della Procura della Repubblica di Trani, durante la quale saranno diffusi ulteriori dettagli in merito al caso che ha suscitato commenti, soprattutto a Bisceglie, in una fase di fortissime tensioni a seguito della decisione - contestatissima - di non concedere al "Vittorio Emanuele II" lo status di ospedale di primo livello e soprattutto di chiudere il punto nascita col reparto di ostetricia e ginecologia.