Caccia con dispositivi vietati, i Carabinieri Forestali bloccano un uomo nell'agro biscegliese
Il 65enne è stato denunciato e dovrà rispondere del reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti
lunedì 11 febbraio 2019
9.45
I Carabinieri del Corpo Forestale della stazione Parco di Ruvo di Puglia hanno sorpreso un individuo, nell'agro biscegliese, intento a esercitare la caccia con l'ausilio di un richiamo acustico elettromagnetico.
I forestali, a seguito si specifica segnalazione ricevuta dalla sala operativa al numero dedicato "1515", si sono recati in località "Masseria San Felice" a Bisceglie, dove al fine di verificare la segnalazione ricevuta hanno posto in essere monitoraggi e perlustrazioni appiedate fino a percepire anomali e ripetuti versi di avifauna provenire da un oliveto prossimo ad alcune abitazioni. I successivi sopralluoghi hanno permesso di individuare all'interno dell'oliveto, un soggetto in atteggiamento di caccia con arma carica e pronta all'uso quindi in chiaro esercizio venatorio.
Oltre ai mezzi di caccia leciti, il cacciatore era intento ad utilizzare un richiamo acustico elettromagnetico perfettamente funzionante che riproduceva e diffondeva il verso di tordi. Questo tipo di dispositivo, utilizzato per attirare l'avifauna, non è consentito dalla normativa vigente sull'esercizio venatorio e configura uno specifico illecito penale.
Gli operanti, dopo aver constatato la flagranza e identificato il soggetto, ha posto sotto sequestro il fucile, le munizioni e la fauna illecitamente abbattuta. L'uomo, un 65enne residente a Monopoli, è stato deferito alla magistratura di Trani dovendo rispondere del reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti.
I forestali, a seguito si specifica segnalazione ricevuta dalla sala operativa al numero dedicato "1515", si sono recati in località "Masseria San Felice" a Bisceglie, dove al fine di verificare la segnalazione ricevuta hanno posto in essere monitoraggi e perlustrazioni appiedate fino a percepire anomali e ripetuti versi di avifauna provenire da un oliveto prossimo ad alcune abitazioni. I successivi sopralluoghi hanno permesso di individuare all'interno dell'oliveto, un soggetto in atteggiamento di caccia con arma carica e pronta all'uso quindi in chiaro esercizio venatorio.
Oltre ai mezzi di caccia leciti, il cacciatore era intento ad utilizzare un richiamo acustico elettromagnetico perfettamente funzionante che riproduceva e diffondeva il verso di tordi. Questo tipo di dispositivo, utilizzato per attirare l'avifauna, non è consentito dalla normativa vigente sull'esercizio venatorio e configura uno specifico illecito penale.
Gli operanti, dopo aver constatato la flagranza e identificato il soggetto, ha posto sotto sequestro il fucile, le munizioni e la fauna illecitamente abbattuta. L'uomo, un 65enne residente a Monopoli, è stato deferito alla magistratura di Trani dovendo rispondere del reato di esercizio venatorio con mezzi non consentiti.