"Cantare Shakespeare", quando il teatro torna al centro della comunità

La Bottega degli Apocrifi va a segno con uno spettacolo convincente, trascinato dalla classe di Nunzia Antonino

sabato 25 gennaio 2020 16.00
A cura di Vito Troilo
Si fa presto - per modo di dire - a portare in scena Shakespeare.
Proporne una rilettura attualizzata correndo il rischio di risultare ripetitivi quando non addirittura sciapi, è esercizio piuttosto abusato. Ecco perché, a maggior ragione, l'ambiziosa operazione compiuta dalla Bottega degli Apocrifi merita i complimenti: poesia, musica e danza hanno impressionato e convinto il numeroso pubblico di un Teatro Politeama Italia di Bisceglie incantato dalla capacità di così tanti talenti di fare squadra e trasmettere ciascuno qualcosa all'altro.

Carlo Bruni, del quale è stato festeggiato in compleanno in sala, ci ha visto ancora una volta giusto: lo spettacolo di Cosimo Severo, che ha firmato la drammaturgia insieme a Stefania Marrone, ha colto nel segno. "Cantare Shakespeare" potrebbe risultare persino un titolo riduttivo, un vestito troppo stretto per lo spettacolo che ha strappato gli applausi scroscianti e convinti del pubblico biscegliese venerdì 24 gennaio. Perché sulle parole intramontabili e senza età dei sonetti del Bardo si è tessuta una trama artistica di spessore, risultato delle sinergie fra sensibilità sopraffine.

Su tutto, la classe immensa e il carisma di Nunzia Antonino. L'attrice biscegliese ha preso per mano l'intero cast, compresi i musicisti (lodevole il lavoro del maestro Fabio Trimigno), facendosi trait d'union tra un'eleganza recitativa mai solenne, anzi, profondamente moderna e la sinuosità del corpo di ballo, guidato da Rosalba Mondelli. Molto ben riuscito il connubio con Mamadou Diakite, un'autentica rivelazione.

Il teatro della partecipazione, plurale, aperto a "mondi nuovi" ha conquistato il palco del Politeama e il cuore degli spettatori. Si è sentita la presenza della città e questo, con ogni probabilità, è il migliore complimento possibile per l'impegno che tutto lo staff di Sistema Garibaldi profonde per la cultura a Bisceglie.