Capurso: «Sicurezza, due anni dopo è tutto fermo»
L'esponente del gruppo Pci-Il faro evidenzia come nulla sia cambiato secondo lui dai tempi in cui si dimise dalla commissione consiliare
venerdì 29 ottobre 2021
09.00
Due anni fa, a fine ottobre del 2019, i tre componenti di minoranza della commissione consiliare di Bisceglie per la sicurezza (Enrico Capurso, Alfonso Russo ed Enzo Amendolagine) decisero di rassegnare le dimissioni. Il consigliere comunale del gruppo Pci-Il faro Enrico Capurso è tornato su quella vicenda: «Ci dimettemmo per due ragioni: la mancata indizione e convocazione di una conferenza di servizi sul tema sicurezza in tempi brevi e la mancata celebrazione di un consiglio monotematico sempre sul tema sicurezza e contrasto alla criminalità» ha ricordato.
«Dopo qualche tempo l'amministrazione si impegnò ad accogliere le richieste chiedendo 60 giorni di tempo.
Sono passati due anni da allora e tutto è rimasto fermo. Nel frattempo la Direzione Investigativa Antimafia continua ad indicare Bisceglie come zona a rischio per l'infiltrazione di clan baresi (anche nella gestione più o meno occulta di alcune attività, aggiungo io), cosi come continuano a verificarsi episodi di criminalità e microcriminalità» ha sottolineato Capurso.
«Dopo qualche tempo l'amministrazione si impegnò ad accogliere le richieste chiedendo 60 giorni di tempo.
Sono passati due anni da allora e tutto è rimasto fermo. Nel frattempo la Direzione Investigativa Antimafia continua ad indicare Bisceglie come zona a rischio per l'infiltrazione di clan baresi (anche nella gestione più o meno occulta di alcune attività, aggiungo io), cosi come continuano a verificarsi episodi di criminalità e microcriminalità» ha sottolineato Capurso.