Carlo Salerno ritrovato grazie all'intervento di un militare barese

La gratitudine dei familiari nei confronti del giovane fante Luigi Caricola e di tutti coloro che si sono prodigati nelle ricerche del 77enne biscegliese

mercoledì 14 giugno 2017 16.45
A cura di Vito Troilo
È stato grazie al fante barese Luigi Caricola e alla sua fidanzata Alessia De Bellis se le disperate ricerche del 77enne biscegliese Carlo Salerno si sono concluse positivamente. Il militare 23enne, facente capo all'82° Reggimento Fanteria Torino presso la Caserma "Ruggiero Stella di Barletta", era in licenza. L'anziano, malato di alzheimer, si era allontanato dal Policlinico di Bari intorno alle ore 10:00 di lunedì 12 giugno. L'assenza di telecamere di videosorveglianza all'interno del più importante ospedale del capoluogo pugliese non hanno certo reso più semplice il ritrovamento dell'uomo. I familiari erano molto preoccupati anche a causa della necessità del Salerno di essere sottoposto a particolari cure.

La coppia di fidanzati ha avvistato lo scomparso lungo il nuovo ponte Adriatico dell'asse nord-sud, recentemente inaugurato, alle ore 2:00 del mattino di martedì 13 giugno. L'uomo, a piedi e al centro della carreggiata, ha attirato l'attenzione del militare, che ha arrestato la sua auto, notando la coincidenza tra le caratteristiche dell'individuo davanti a lui e la descrizione di una persona smarrita apparsa sui social network nelle ore precedenti. Il fante ha chiesto all'uomo dove fosse diretto e Salerno gli ha risposto: «Verso Bisceglie, da Elisabetta» (riferendosi a sua moglie), aggiungendo le sue generalità. Caricola lo ha perciò fatto salire sul suo veicolo e l'ha accompagnato in Prefettura. Gli uffici hanno immediatamente allertato i congiunti di Salerno.

Condotto nuovamente presso il Policlinico di Bari per accertamenti, Salerno è stato quindi dimesso. Nato a Bisceglie nel 1940, è molto conosciuto in città per la sua precedente attività imprenditoriale. Ha lavorato duramente fin da ragazzo, diventando un costruttore come suo padre Pantaleo e realizzando diversi edifici con la So.co.bi. (società costruzioni Bisceglie). Alle lunghe ricerche hanno partecipato i figli Antonella, Leo e Mauro, la nuora Lucia Monopoli, i nipoti e altri parenti, fra cui Gianni Papagni, oltre a diversi comuni cittadini baresi, in particolare Michele, Francesca e Gustavo, che si sono volontariamente messi a disposizione dopo aver appreso la notizia. I Vigili del Fuoco hanno setacciato l'intero Policlinico ed erano state allertate anche delle unità cinofile.

«Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per le ricerche: Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, il personale del Policlinico di Bari, Rupert Vimpany, Domenico Sorice, i volontari dell'associazione Penelope e Mariangela Miccolis, che per prima ha diffuso la notizia della scomparsa di mio padre» ha affermato la figlia Antonella Salerno, sottolineando «l'importanza della catena di solidarietà che si è attivata con centinaia di utenti dei social che hanno condiviso il nostro appello». La vicenda si è conclusa nel migliore dei modi grazie all'intuizione del giovane militare Luigi Caricola.