Caso Rousseau, Boccia plaude al garante per la privacy
Il deputato dem: «Avanziamo critiche al sistema 5 Stelle da oltre tre anni»
sabato 6 aprile 2019
«Da oltre tre anni avanziamo a Rousseau critiche circostanziate sui buchi connessi alla tecnologia utilizzata, ormai superata (Cms movable type 4.3) e dei danni potenziali che si creano ai privati che aderiscono alla piattaforma, spesso ignari delle conseguenze sulla privacy.
I rilievi sollevati correttamente dal garante per la privacy li abbiamo denunciati in Parlamento per spingere il legislatore ad avere coraggio ma siamo rimasti spesso isolati e inascoltati». Lo ha affermato il deputato biscegliese Francesco Boccia, organizzatore lo scorso 15 dicembre a Roma di una simulazione sui buchi della piattaforma Rousseau nell'ambito della giornata Pd #aporteaperte tra circoli e tecnologie digitali.
«Quella sulla trasparenza e la tutela dei dati di ogni singolo individuo è la vera sfida che abbiamo di fronte. Vale anche per il Movimento 5 Stelle che sfidiamo apertamente su valori che dovrebbero avere a cuore quanto noi. Rousseau, come certificato anche dalla multa del garante per la privacy ha violato le regole più elementari. Sulla rete serve trasparenza e rispetto dei diritti delle persone; non possono esistere regole diverse tra la vita online e la vita per strada o offline. Per Rousseau, invece, che ha sposato e difende in pieno l'ideologia delle multinazionali del web, la rete resta una sorta di porto franco in cui vince sempre il più forte o il più furbo» ha concluso il parlamentare del Partito Democratico.
I rilievi sollevati correttamente dal garante per la privacy li abbiamo denunciati in Parlamento per spingere il legislatore ad avere coraggio ma siamo rimasti spesso isolati e inascoltati». Lo ha affermato il deputato biscegliese Francesco Boccia, organizzatore lo scorso 15 dicembre a Roma di una simulazione sui buchi della piattaforma Rousseau nell'ambito della giornata Pd #aporteaperte tra circoli e tecnologie digitali.
«Quella sulla trasparenza e la tutela dei dati di ogni singolo individuo è la vera sfida che abbiamo di fronte. Vale anche per il Movimento 5 Stelle che sfidiamo apertamente su valori che dovrebbero avere a cuore quanto noi. Rousseau, come certificato anche dalla multa del garante per la privacy ha violato le regole più elementari. Sulla rete serve trasparenza e rispetto dei diritti delle persone; non possono esistere regole diverse tra la vita online e la vita per strada o offline. Per Rousseau, invece, che ha sposato e difende in pieno l'ideologia delle multinazionali del web, la rete resta una sorta di porto franco in cui vince sempre il più forte o il più furbo» ha concluso il parlamentare del Partito Democratico.