Caso Sea watch 3, la singolare protesta di un edicolante biscegliese
Si è rifiutato di vendere il quotidiano "La Repubblica" nella giornata di venerdì
sabato 29 giugno 2019
11.43
Il caso Sea watch 3 ha fatto discutere e diviso l'opinione pubblica italiana. La vicenda, nelle ultime ore, ha preso una piega piuttosto definita con l'arresto del comandante Carola Rackete.
Susciterà commenti anche l'iniziativa singolare di un rivenditore di giornali, il biscegliese Carlo Alberto Ruggieri, titolare di Tabaccheria Sant'Andrea. Secondo quanto raccontato dall'ottimo collega di "Libero" e concittadino Gianluca Veneziani sull'edizione on line del giornale, l'edicolante avrebbe compiuto un gesto definito "obiezione di coscienza" rifiutandosi di vendere il quotidiano "La Repubblica", in ragione del titolo scelto per l'apertura dell'edizione di venerdì 28 giugno del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari: quel "Forza Capitana" non è piaciuto al commerciante.
La protesta è volta a sensibilizzare chi si occupa di informazione alla massima neutralità possibile e soprattutto a stemperare il clima d'odio. Ruggieri ha assicurato l'intenzione di proseguire con lo "sciopero" nel caso in cui altri quotidiani decidessero di insistere con titoli di questo tipo. Un punto di vista che senza dubbio lascia molti interrogativi aperti fra i sostenitori delle diverse posizioni sul tema.
© riproduzione riservata
Susciterà commenti anche l'iniziativa singolare di un rivenditore di giornali, il biscegliese Carlo Alberto Ruggieri, titolare di Tabaccheria Sant'Andrea. Secondo quanto raccontato dall'ottimo collega di "Libero" e concittadino Gianluca Veneziani sull'edizione on line del giornale, l'edicolante avrebbe compiuto un gesto definito "obiezione di coscienza" rifiutandosi di vendere il quotidiano "La Repubblica", in ragione del titolo scelto per l'apertura dell'edizione di venerdì 28 giugno del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari: quel "Forza Capitana" non è piaciuto al commerciante.
La protesta è volta a sensibilizzare chi si occupa di informazione alla massima neutralità possibile e soprattutto a stemperare il clima d'odio. Ruggieri ha assicurato l'intenzione di proseguire con lo "sciopero" nel caso in cui altri quotidiani decidessero di insistere con titoli di questo tipo. Un punto di vista che senza dubbio lascia molti interrogativi aperti fra i sostenitori delle diverse posizioni sul tema.
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