Centro e storico: punti di forza e mancanze dell’antico centro città

Ai microfoni di Viva il direttivo neo-eletto dell’Associazione Centro Storico ha presentato i punti di forza e le mancanze della città vecchia

sabato 15 giugno 2024 21.19
A cura di Serena De Musso
Il 3 giugno si è insediato il nuovo direttivo dell'Associazione Centro Storico, composto dalla neo-eletta presidente Loredana Acquaviva, dal vice presidente Leonardo Albrizio, già presente nell'esecutivo precedente, dal segretario Massimo Ingravalle, dalla tesoriera Giulia Mastrogiacomo e dal consigliere Vincenzo Arena.

«L'associazione nasce dalla volontà di Antonio Guglielmi di lanciare questa proposta di aggregazione di residenti e commercianti che poi si è estesa in una chat e da lì è maturata l'idea di poter creare un'associazione per poter avere una personalità giuridica per contrastare determinate situazioni e avere una voce unica» ha raccontato Leonardo Albrizio.

«Avevamo un'associazione già nel '95 per prenderci cura del centro storico e per invertire quel fenomeno, avviato negli anni 80-90 di ghettizzazione che aveva interessato la parte antica della città – ha ricordato Giulia Mastrogiacomo, tesoriera del nuovo esecutivo – e confrontando il lavoro di oggi con quello di quei mesi ci siamo resi conto che alcune deficienze sono rimaste».

«Riteniamo che ci sia stato un importante cambio di percezione di quello che è stato nel tempo il centro storico e che con l'arrivo di nuovi coinquilini, prima esterni, assieme agli investimenti di nuovi commercianti si sia sviluppata una certa sensibilità per l'aspetto storico e culturale del luogo. C'è stato il voler rivendicare una condizione sociale e di vivibilità migliore» ha affermato la presidente.

Criticità del Centro Storico

Viabilità ZTL H24 (entrerà in vigore dal primo luglio)
«Inizialmente non eravamo stati interpellati dal Comune, che ha emanato l'Ordinanza sottolineandone l'aspetto sperimentale. L'idea di chiedere un colloquio è partita da noi. È stato un incontro costruttivo per confrontarci e per spiegare ciò che non ci sembrava troppo chiaro, soprattutto relativamente ai pass temporanei. Speriamo che questo canale resti aperto e noi ci impegneremo per farlo» ha raccontato la Presidente.

L'associazione ha da poco proposto un sondaggio indirizzato a abitanti soci e rappresentanti dei commercianti dell'associazione, sfruttando la chat WhatsApp ed il passaparola sul tema. Il sondaggio ha rilevato un sentimento non del tutto contrario alla ZTL, dato che permetterebbe, secondo il punto di vista comune di avere una viabilità più ordinata e un'estetica più curata. La questione su cui però si continuerà ad insistere è la gestione della stessa, specialmente per quanto concerne fruitori e turisti del centro storico.

«Temiamo che dopo la fatica fatta per aprire il centro storico con l'introduzione di questi accorgimenti possa nuovamente chiudersi in sé stesso – ha affermato il vicepresidente. - Il grande interrogativo è legato alla reale disponibilità di parcheggi che possano rispondere alle necessità del centro storico».

Oltre a questo l'associazione chiede la chiusura del Varco di Porta del mare, di fronte alla Darsena, unico Varco ZTL, che secondo il progetto, continuerebbe a restare aperto.

Igiene
Attualmente nel centro storico sono presenti cumuli di rifiuti, derivanti da una negligenza nel controllo e dovuti al fenomeno di frequente abbandono di varie tipologie di rifiuti, dalle buste ai mobili che si spera venga arginato anche grazie alla ZTL. Le zone interessate da queste discariche a cielo aperto sarebbero Vico la Pergola, Largo Castello, zona San Rocco e Via Trento. Oltre a portare all'attenzione dell'amministrazione questo punto, l'Associazione chiede di riconsiderare la questione sulla gestione della raccolta dei rifiuti urbani, con presenza di controlli più capillari finalizzati a capire chi abbandona i rifiuti, per seminare il seme della consapevolezza e della tutela dell'ambiente.

«In questi anni di prova è venuto fuori che la raccolta porta a porta nel centro storico non sembra essere la soluzione ottimale – ha affermato Albrizio - perché moltissimi abitanti non riescono a sistemare i mastelli, essendo molte case popolari sovrappopolate oppure case-torri molto strette».

«Il grosso problema è l'abbandono di mobilio, rifiuti da discarica. Chiamando il numero verde si ha la possibilità che chi di dovere passi a ritirare i rifiuti, ma purtroppo abbiamo constatato che questa negligenza possa anche derivare da una mancanza di educazione al rispetto dell'ambiente» ha aggiunto la presidente.

Altra richiesta che l'Associazione avanza è l'individuazione di una nuova modalità (idropulitrice) di pulizie delle strade più adeguata per la pavimentazione del Centro Storico affinché la stessa non venga rovinata assieme alla creazione di piccole isole ecologiche facilmente fruibili e distribuite per tutte il centro storico.

Sicurezza
Negli ultimi mesi la percezione della sicurezza nel centro storico è diminuita notevolmente tanto che l'Associazione chiede di porre maggiore attenzione sulla questione.

«Essendo un campo aperto a tutti accade di tutto: fuochi d'artificio, stappi, anche sul torrione fino ad arrivare al vandalismo diffuso. Chiediamo una maggiore presenza delle forze dell'ordine, che non sempre intervengono» ha affermato Albrizio. «È un fenomeno sistematico e continua a non esserci una risposta adeguata. Non vogliamo vietare i festeggiamenti ma vorremmo invitare a farlo in una modalità civile e senza dover per forza svegliare le persone che abitano il centro Storico» ha detto la presidente.

«Spesso si tratta di minorenni che stappano alcolici, rompono le bottiglie e producono grande frastuono. Spesso non ci si sente nemmeno sicuri a tal punto da invitare ad allontanarsi: non è un fenomeno occasionale» ha denunciato il segretario Massimo Ingravalle. «Ultimamente anche i fuochi d'artificio sono all'ordine del giorno e la situazione sta diventando insostenibile – ha aggiunto Mastrogiacomo. - La scuola Dino Abbascià tempo fa è stata vandalizzata: le scritte non sono ancora state cancellate. Sembra che non ci sia attenzione: non abbiamo ricevuto una risposta adeguata a livello pubblico». «Vorremmo essere ascoltati e saremmo molto interessati ad ascoltare quali possano essere le soluzioni proposte dall'Amministrazione. A breve stavamo pensando ad una sede, chiedendo al comune uno spazio in modo tale da avere un presidio proprio sul territorio» ha poi concluso la presidente.

Una maggiore attenzione alla cura all'estetica del centro storico, volto ovviamente alla sua riqualificazione, che passa anche dall'organizzare delle manifestazioni nel centro Storico per coinvolgere gli abitanti è ciò che l'associazione richiede.

«Non in ultimo sarebbe auspicabile, secondo noi, l'avvio di una smobilitazione dell'edilizia popolare presente nel centro storico. Sappiamo che il processo richiede molto tempo, ma riteniamo al contempo che sia nell'interesse degli stessi abitanti degli immobili popolari: spesso le case-torri non presentano tutti i servizi utili e sarebbe giusto invece trovare soluzioni più comode per gli abitanti e destinare gli immobili presenti nel centro storico a privati che scelgano volontariamente di vivere in determinate circostanze» ha spiegato il segretario Ingravalle.

L'Associazione Centro Storico ci tiene a richiamare i cittadini che vogliano dare il loro contributo, dando una mano, tesserandosi e partecipando alle riunioni per la cura e salvaguardia del centro storico. «Verosimilmente la prossima riunione si svolgerà verso fine giugno, speriamo di poter vedere nuovi volti. Sicuramente per ora abbiamo molto su cui lavorare ma l'energia non ci manca di certo» ha aggiunto la presidente.