«Chi vota contro le donne vota contro la democrazia»
Monito del ministro Boccia sulla necessità di garantire l'equilibrio di genere nelle leggi elettorali regionali
sabato 13 giugno 2020
9.11
L'amara consapevolezza che, in diversi casi, i franchi tiratori potrebbero far prevalere - specie in caso di scrutinio segreto - la volontà impedire l'espressione di una doppia preferenza o l'introduzione di strumenti che garantiscano un certo rapporto tra presenze maschili e femminili all'interno delle liste dei candidati alle prossime elezioni regionali ha spinto il biscegliese Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie, a una serie di dichiarazioni nelle quali questi comportamenti sono stigmatizzati.
«Ho già scritto nei giorni scorsi alla Conferenza delle Regioni per sollecitare quegli enti che non lo abbiano ancora fatto a introdurre l'equilibrio di genere nelle leggi elettorali regionali. Chi oggi vota contro le donne vota contro la democrazia e contro la libertà» ha dichiarato nel corso di una trasmissione televisiva venerdì 12 giugno.
«Ho già scritto nei giorni scorsi alla Conferenza delle Regioni per sollecitare quegli enti che non lo abbiano ancora fatto a introdurre l'equilibrio di genere nelle leggi elettorali regionali. Chi oggi vota contro le donne vota contro la democrazia e contro la libertà» ha dichiarato nel corso di una trasmissione televisiva venerdì 12 giugno.