Coldiretti: «Esportazioni di olio pugliese scese del 10.4%»

L'allarme del presidente Muraglia: «Bisogna risollevare un settore determinante per l'economia della nostra regione»

sabato 20 giugno 2020
«Nei primi 3 mesi del 2020 le esportazioni di olio extravergine di Puglia sono scese di un sensibile -10,4%. È necessario un piano di comunicazione straordinario per far risollevare un settore determinante per l'economia agricola della nostra Regione» ha allarmato Coldiretti, sulla base dei dati Istat Coeweb che registrano un forte calo dell'export, mentre «i magazzini di stoccaggio sono pieni di oltre 70 milioni di litri di olio extravergine di oliva, con un aumento del 128% rispetto all'anno scorso».

Il presidente Savino Muraglia ha affermato: «Proprio per venire incontro alle necessità di ristoranti, alberghi e agriturismi di sostituire sui tavoli bottiglie di olio e oliere con formati anti contagio per evitare il passaggio di mani, aziende olivicole e frantoi stanno lanciando bottiglie di olio monouso e altri packaging in bustina, ma le aziende in questo momento di difficile ripresa vanno sostenute. A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l'olio extravergine».

«Diffondere la cultura dell'olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera è il nostro obiettivo, perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell'olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell'attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all'interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli» ha aggiunto.

«La Regione Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi su una superficie di 383.650 ettari, con una Plv (Produzione lorda vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale Plv del settore agricolo» ha concluso Coldiretti.