Come cambia il consiglio comunale dopo il rimpasto
Occorrerà eleggere un secondo vicepresidente dell'assemblea
sabato 28 gennaio 2023
8.57
Rapporti di forza variati all'interno della giunta e modifiche anche alla composizione del consiglio comunale. Il rimpasto effettuato da Angelantonio Angarano nella frenetica giornata di venerdì 27 gennaio ha delle inevitabili ripercussioni istituzionali. Il sindaco avrebbe chiesto sia a Maria Lorusso che a Domenico Storelli di rassegnare le dimissioni ma a fronte dei loro secchi rifiuti non gli sarebbe rimasto altro che decidere di revocare tutti i sette assessori e contestualmente riaffidare gli incarichi ai cinque confermati inserendo i due nuovi, cogliendo l'opportunità per una ridistribuzione delle deleghe. Il capo dell'amministrazione, inoltre, ha mantenuto per sé bilancio e programmazione, risorse umane e organizzazione e attuazione del Pnrr.
L'equilibrio di genere continua a restare garantito dalla presenza di 3 donne e 4 uomini. Gli unici tre componenti della giunta rimasti in carica fin dall'agosto 2018 sono Natale Parisi, Gianni Naglieri e Roberta Rigante, non a caso fedelissimi di Angarano. Particolarmente alto il numero di assessori donne che si sono avvicendate: le polemiche dimissioni di Vittoria Sasso e Tonia Spina furono superate dalla chiamata nei ranghi di Rosalia Sette e Maria Lorusso, che però fu costretta a dimettersi dopo appena un giorno (link all'articolo) a causa di una presunta posizione di incompatibilità con altro incarico. Fu scelta Loredana Acquaviva, successivamente sostituita proprio da Lorusso mentre Loredana Bianco rilevò il testimone da Sette. Ora toccherà a Carla Mazzilli far parte dell'esecutivo e lasciare a Elio Belsito, primo degli eletti nella lista "Insieme per Bisceglie", il posto in consiglio comunale. L'uscita di scena di Mazzilli dall'assemblea renderà necessario individuare un secondo vicepresidente della massima assise che affiancherà Gigi Di Tullio.
La risicata pattuglia di maggioranza, ridotta a 13 componenti rispetto ai 16 di inizio consiliatura, sarà formata dai cinque esponenti vicini a Silvestris (Sergio Ferrante, Franco Coppolecchia, Michele De Noia, Tommaso Mastrototaro e Pasqua Pasquale) oltre che da Pierpaolo Pedone, Gigi Di Tullio, Mauro Lorusso, Giuseppe Losapio, Francesco Carelli, Antonio Gisondi, Elio Belsito e dallo stesso Angelantonio Angarano, il cui voto è da diversi mesi decisivo per l'approvazione dei provvedimenti e il mantenimento del numero legale.
La pattuglia dell'opposizione è composta da Vittorio Fata, Rossano Sasso, Mauro Sasso, Peppo Ruggieri, Alfonso Russo, Francesco Spina, Angela Di Gregorio, Giorgia Preziosa, Enrico Capurso, Franco Napoletano, Enzo Amendolagine oltre che dal presidente del consiglio Gianni Casella. La rappresentanza femminile è quindi scesa a 3 componenti su 25.
L'equilibrio di genere continua a restare garantito dalla presenza di 3 donne e 4 uomini. Gli unici tre componenti della giunta rimasti in carica fin dall'agosto 2018 sono Natale Parisi, Gianni Naglieri e Roberta Rigante, non a caso fedelissimi di Angarano. Particolarmente alto il numero di assessori donne che si sono avvicendate: le polemiche dimissioni di Vittoria Sasso e Tonia Spina furono superate dalla chiamata nei ranghi di Rosalia Sette e Maria Lorusso, che però fu costretta a dimettersi dopo appena un giorno (link all'articolo) a causa di una presunta posizione di incompatibilità con altro incarico. Fu scelta Loredana Acquaviva, successivamente sostituita proprio da Lorusso mentre Loredana Bianco rilevò il testimone da Sette. Ora toccherà a Carla Mazzilli far parte dell'esecutivo e lasciare a Elio Belsito, primo degli eletti nella lista "Insieme per Bisceglie", il posto in consiglio comunale. L'uscita di scena di Mazzilli dall'assemblea renderà necessario individuare un secondo vicepresidente della massima assise che affiancherà Gigi Di Tullio.
La risicata pattuglia di maggioranza, ridotta a 13 componenti rispetto ai 16 di inizio consiliatura, sarà formata dai cinque esponenti vicini a Silvestris (Sergio Ferrante, Franco Coppolecchia, Michele De Noia, Tommaso Mastrototaro e Pasqua Pasquale) oltre che da Pierpaolo Pedone, Gigi Di Tullio, Mauro Lorusso, Giuseppe Losapio, Francesco Carelli, Antonio Gisondi, Elio Belsito e dallo stesso Angelantonio Angarano, il cui voto è da diversi mesi decisivo per l'approvazione dei provvedimenti e il mantenimento del numero legale.
La pattuglia dell'opposizione è composta da Vittorio Fata, Rossano Sasso, Mauro Sasso, Peppo Ruggieri, Alfonso Russo, Francesco Spina, Angela Di Gregorio, Giorgia Preziosa, Enrico Capurso, Franco Napoletano, Enzo Amendolagine oltre che dal presidente del consiglio Gianni Casella. La rappresentanza femminile è quindi scesa a 3 componenti su 25.