Comune di Bisceglie, revocata agitazione dei dipendenti
I sindacati: «Vigileremo insieme alla Rsu sul rispetto di tempi e procedure dell’intesa»
mercoledì 28 agosto 2019
10.56
Lo stato d'agitazione è stato revocato, l'attenzione tuttavia resta alta. I sindacati vigileranno affinché l'accordo trovato venga rispettato nei tempo e nelle procedure. La vicenda è quella che riguarda i dipendenti del comune di Bisceglie finita da maggio scorso addirittura sul tavolo del prefetto della Bat. Ciò che i lavoratori denunciavano era la mancata applicazione da parte dell'ente di norme contrattuali relative all'utilizzo del fondo salario accessorio. Un disagio oggetto di assemblee e di numerosi incontri istituzionali.
«Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto. Abbiamo in questi mesi mantenuto ferme le nostre richieste e posizioni a tutela delle rivendicazioni dei lavoratori dell'Ente, senza aver nessuna preclusione al dialogo. Naturalmente tutte le organizzazioni sindacale e la Rsu monitoreranno e vigilare costantemente sul rispetto dei tempi e delle procedure concordate e sottoscritte martedì 27 in Prefettura, nella piena convinzione che l'azione sindacale di tutela non possa e non debba mai essere interrotta» hanno commentato Liana Abbascià, della Fp Cgil Bat, Guido Manco, Cisl Fp Bari, Antonio Barnabà, Uil Fpl Puglia, Sebastiano Zonno e Mario Catalano del Csa.
I dipendenti del comune di Bisceglie erano in stato d'agitazione dal 14 maggio scorso, dichiarato con una lettera inoltrata al Prefetto e a Roma alla commissione di garanzia in cui si denunciava "il perdurare di comportamenti antisindacali perpetrati dal Comune in danno ai propri dipendenti". Nello specifico la vertenza ruotava tutta attorno alla "reale e corretta costituzione del fondo del personale del 2018" in mancanza di un atto amministrativo che determinasse le economie del fondo del 2017. «Gli uffici non sono riusciti ad interpretare correttamente l'applicazione dell'istituto delle progressioni economiche, con riguardo agli oneri riflessi e cioè se siano a carico del bilancio o del fondo del personale. Nell'incertezza hanno assunto la decisione che il prelievo venisse effettuato dal fondo del personale. Un'incertezza che ha determinato la non sottoscrizione del fondo che ha causato il blocco nella liquidazione di diverse indennità ed istituti contrattuali". Queste le ragioni alla base dello stato d'agitazione superato dall'accordo in Prefettura messo nero su bianco in un protocollo tra sindacati, Rsu e comune» hanno denunciato Cgil, Cisl, Uil e Csa nella nota.
Nell'intesa l'amministrazione si impegna a costituire il fondo salario accessorio del 2019 entro il 15 settembre prossimo. Mentre entro il 20 settembre effettuerà una verifica del fondo 2018 e della corretta quantificazione delle progressione economiche orizzontali. Le risorse non utilizzate per il pagamento delle Peo resteranno accantonate sino alla verifica dei fondi degli anni precedenti da concludersi entro il 30 novembre prossimo. Inoltre, l'Ente garantisce che avvierà sin da subito la contrattazione decentrata per la stipula del contratto 2019-2021.
L'intesa è stata siglata oltre che da amministrazione comunale e sindacati anche dalla Rsu i cui componenti, coordinatore e vice coordinatore, sono stati sempre presenti, in rappresentanza dei lavoratori nei lunghi mesi di trattativa hanno profuso un impegno importante ai fini del risultato raggiunto nell'accordo.
«Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto. Abbiamo in questi mesi mantenuto ferme le nostre richieste e posizioni a tutela delle rivendicazioni dei lavoratori dell'Ente, senza aver nessuna preclusione al dialogo. Naturalmente tutte le organizzazioni sindacale e la Rsu monitoreranno e vigilare costantemente sul rispetto dei tempi e delle procedure concordate e sottoscritte martedì 27 in Prefettura, nella piena convinzione che l'azione sindacale di tutela non possa e non debba mai essere interrotta» hanno commentato Liana Abbascià, della Fp Cgil Bat, Guido Manco, Cisl Fp Bari, Antonio Barnabà, Uil Fpl Puglia, Sebastiano Zonno e Mario Catalano del Csa.
I dipendenti del comune di Bisceglie erano in stato d'agitazione dal 14 maggio scorso, dichiarato con una lettera inoltrata al Prefetto e a Roma alla commissione di garanzia in cui si denunciava "il perdurare di comportamenti antisindacali perpetrati dal Comune in danno ai propri dipendenti". Nello specifico la vertenza ruotava tutta attorno alla "reale e corretta costituzione del fondo del personale del 2018" in mancanza di un atto amministrativo che determinasse le economie del fondo del 2017. «Gli uffici non sono riusciti ad interpretare correttamente l'applicazione dell'istituto delle progressioni economiche, con riguardo agli oneri riflessi e cioè se siano a carico del bilancio o del fondo del personale. Nell'incertezza hanno assunto la decisione che il prelievo venisse effettuato dal fondo del personale. Un'incertezza che ha determinato la non sottoscrizione del fondo che ha causato il blocco nella liquidazione di diverse indennità ed istituti contrattuali". Queste le ragioni alla base dello stato d'agitazione superato dall'accordo in Prefettura messo nero su bianco in un protocollo tra sindacati, Rsu e comune» hanno denunciato Cgil, Cisl, Uil e Csa nella nota.
Nell'intesa l'amministrazione si impegna a costituire il fondo salario accessorio del 2019 entro il 15 settembre prossimo. Mentre entro il 20 settembre effettuerà una verifica del fondo 2018 e della corretta quantificazione delle progressione economiche orizzontali. Le risorse non utilizzate per il pagamento delle Peo resteranno accantonate sino alla verifica dei fondi degli anni precedenti da concludersi entro il 30 novembre prossimo. Inoltre, l'Ente garantisce che avvierà sin da subito la contrattazione decentrata per la stipula del contratto 2019-2021.
L'intesa è stata siglata oltre che da amministrazione comunale e sindacati anche dalla Rsu i cui componenti, coordinatore e vice coordinatore, sono stati sempre presenti, in rappresentanza dei lavoratori nei lunghi mesi di trattativa hanno profuso un impegno importante ai fini del risultato raggiunto nell'accordo.